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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00447 presentata da CROSIO JONNY (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 15/02/2017

Atto Senato Interpellanza 2-00447 presentata da JONNY CROSIO mercoledì 15 febbraio 2017, seduta n.762 CROSIO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: da quanto annunciato dal Ministro in indirizzo l'11 novembre 2016, a margine di un evento a Sulmona (L'Aquila), sembrava che il Governo intendesse procedere alla messa in sicurezza dei viadotti dell'autostrada "dei Parchi" A24 e A25; infatti i giornali (ad esempio "AbruzzoWeb") riportavano le seguenti parole del Ministro: "Siamo d'accordo sulla messa in sicurezza sismica di tutta l'autostrada. Quindi ci sarà un investimento molto importante che viene validato adesso dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici"; l'articolo 1, comma 183, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità per il 2013), che recita "in considerazione della classificazione delle autostrade A24 e A25 quali opere strategiche per le finalità di protezione civile", già aveva autorizzato lavori di manutenzione straordinaria con la messa in sicurezza dei viadotti e delle gallerie autostradali, e la "realizzazione di tutte le opere necessarie in conseguenza del sisma del 2009", anche prevedendo la rinegoziazione delle condizioni della concessione con la società concessionaria, ai fini dell'equilibrio del piano economico-finanziario, evitando un incremento delle tariffe non sostenibile per l'utenza; in seguito al ripetersi delle scosse sismiche nel Centro Italia e sotto la paura di un'ulteriore scossa di magnitudo superiore a quella del reatino, come prevista da alcuni esperti, sembrava intenzione del Governo accelerare i tempi per una soluzione che consentisse la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25; tuttavia, né il Governo, né i responsabili dell'infrastruttura hanno adottato le misure necessarie per l'applicazione della normativa, nonostante l'emergenza sismica prosegua incessantemente nel Centro Italia, lasciando al caso e quindi ad un'eventuale nuova scossa di terremoto la possibilità o meno che i viadotti danneggiati crollino; le situazioni più a rischio riguardano il viadotto svincolo Bussi, lo svincolo Tornimparte, il viadotto S. Onofrio, e quello di Popoli, ma, in generale, tutti i viadotti sono interessati dal pericolo di scalinamento degli impalcati lungo tutta l'asta dell'infrastruttura autostradale; si apprende dai media che la società concessionaria avrebbe proposto un intervento di messa in sicurezza dell'asse autostradale, che prevede un accorciamento di 30 chilometri dell'attuale rete, con una variante che propone nuove gallerie a doppia canna, da finanziare interamente dal privato previo allungamento di 15 o 20 anni della durata della concessione, e che la proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti intenderebbe trovare una mediazione su un progetto di messa in sicurezza più contenuto; i giornali riferiscono anche la proposta della concessionaria Autostrada dei Parchi di utilizzare le rate del corrispettivo di concessione, per il complessivo importo di 223,4 milioni di euro, per la messa in sicurezza della strada, con impegno di restituire la somma entro la fine della concessione del 2030; sono trascorsi anni di dibattito, ma ancora non risultano accordi concreti tra il Ministero delle infrastrutture e la società concessionaria; soprattutto non risultano adottate misure concrete per l'adeguamento dell'attuale tracciato, con particolare riferimento ai viadotti, continuamente sotto controllo e verifiche, che spesso implicano la chiusura temporanea delle tratte, ad ogni scossa più o meno forte; l'autostrada dei Parchi A24 e A25 è l'unico collegamento baricentrico che collega l'Est e l'Ovest d'Italia e incide in modo fondamentale sulla viabilità abruzzese, sull'economia del territorio e sulla possibilità di intervento celere della protezione civile in caso di calamità; la preoccupazione cresce, in quanto i viadotti autostradali erano già danneggiati in conseguenza al terremoto del 2009 e oggi, con le nuove scosse, risultano ulteriormente deteriorati, mettendo in pericolo la sicurezza della strada e l'incolumità degli utenti, si chiede di sapere quali siano i motivi per i quali il Governo non sia intervenuto fino ad oggi e quali gli interventi urgenti che il Governo intenda adottare per avviare al più presto gli improcrastinabili lavori per la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell'autostrada dei Parchi A24 e A25, in attuazione di quanto disposto dall'articolo 1, comma 183, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, al fine di salvaguardare il tratto autostradale, sia per eventuali emergenze, in quanto l'autostrada insiste in una zona ad alto rischio sismico, sia per assicurare a questi territori, già martoriati da eventi calamitosi, un collegamento fondamentale per l'economia del territorio. (2-00447)

 
Cronologia
mercoledì 8 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 157 voti favorevoli e 108 contrari, nel testo che recepisce le modifiche proposte dalla Commissione con l'esclusione di quelle dichiarate improponibili, l'emendamento 1.900 interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237, recante disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio (S. 2629), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



mercoledì 15 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 340 voti favorevoli e 126 contrari, nel testo delle Commissioni identico a quello già approvato dal Senato, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237, recante disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio (C. 4280), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



giovedì 16 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 153 voti favorevoli e 99 contrari, nel testo che recepisce sostanzialmente le modifiche proposte dalla Commissione, l'emendamento 1.800 interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante proroga e definizione di termini (S. 2630), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.