Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/01705 presentata da PILI MAURO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO) in data 09/03/2017
Atto Camera Interpellanza 2-01705 presentato da PILI Mauro testo di Giovedì 9 marzo 2017, seduta n. 756 Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali , per sapere – premesso che: il 6 marzo 2017 è stata avviata la procedura aperta per l'affidamento della fornitura di formaggi d.o.p. in aiuto alimentare agli indigenti in Italia e distribuita per il tramite delle organizzazioni partner accreditate presso l'AGEA; il bando è indetto in attuazione del Regolamento (UE) 223/2014 dell'11 marzo 2014, relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), l'Organismo Pagatore Agea – Agenzia per le erogazioni in Agricoltura – (di seguito denominata AGEA); il disciplinare di gara, parte integrale e sostanziale del bando di gara, contiene le norme integrative al bando relative alle modalità di partecipazione alla procedura di gara indetta dall'AGEA e alla procedura di aggiudicazione per l'affidamento della fornitura di formaggi d.o.p. destinata in aiuto alimentare agli indigenti in Italia e distribuita per il tramite delleorganizzazioni partner accreditate presso l'AGEA, come meglio specificato nel capitolato tecnico prestazionale; la gara è stata indetta con determinazione dirigenziale del settore dell'ufficio monocratico dell'organismo pagatore Agea n.8553 del 6 marzo 2017; l'appalto ha per oggetto l'affidamento della fornitura di formaggi d.o.p. in confezioni da circa 250/350 grammi, destinata in aiuto alimentare agli indigenti in Italia e distribuita per il tramite delle Organizzazioni partner accreditate presso l'AGEA, suddivisa in quattro lotti geografici regionali: Lotto 1 – Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia; Lotto 2 – Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e Lazio; Lotto 3 – Sardegna, Campania e Basilicata; Lotto 4 Puglia, Calabria e Sicilia; i lotti sono così composti: a) Lotti 1 e 2 – Grana Padano d.o.p. e/o Parmigiano Reggiano d.o.p. in quantità pari a circa il 55 per cento del quantitativo totale offerto; b) Asiago d'allevo d.o.p. in quantità pari a circa il 45 per cento del quantitativo totale offerto. I lotti 3 e 4 sono composti da: a) Pecorino Romano d.o.p. in quantità pari a circa il 55 per cento del quantitativo totale offerto; b) Provolone Valpadana dolce d.o.p. in quantità pari a circa il 45 per cento del quantitativo totale offerto; l'importo complessivo spendibile per l'intera gara è pari a 12.980.750,00 euro (dodicimilioninovecentottantamilasettecentocinquanta/00), esclusa l'IVA 4 per cento, ripartito nei quattro lotti geografici (massimali contrattuali) come segue: lotto 1: euro 2.985.000,00 (escluso IVA); lotto 2: euro 3.164.000,00 (escluso IVA); lotto 3: euro 3.071.750,00 (escluso IVA); lotto 4: euro 3.760.000,00 (escluso IVA); il prezzo unitario per 1 (uno) tonnellata di formaggi d.o.p. posto a base di gara è pari a: lotto 1 e 2 euro 7.430,00 (settecentoventi/00), IVA esclusa; lotto 3 e 4 euro 6.520,00 (settecentoventi/00), IVA esclusa; in base a tale prezzo unitario viene determinato un quantitativo di base complessivo pari a 1.875,405 tonnellate, così ripartito nei quattro lotti: lotto 1: tonnellate 401,750; lotto 2: tonnellate 425,841; lotto 3: tonnellate 471,127; lotto 4: tonnellate 576,687; la gara prevede che gli importi complessivi per ogni singolo lotto sono da intendersi come importi contrattuali (massimale di spesa), ad un minor prezzo unitario per tonnellata di prodotto – prescrive il bando – corrisponderà una maggiore quantità di fornitura; tali importi e quantitativi sono totalmente inadeguati e non corrispondenti alla reale situazione dei prodotti lattiero caseari; il primo grave elemento di discrepanza è legato al prezzo proposto per il parmigiano reggiano dop quotato nell'appalto molto più del pecorino romano nonostante lo storico e logico costo invertito; il pecorino romano ha sempre avuto, e comprensibilmente, una quotazione superiore al prezzo del reggiano non foss'altro che quest'ultimo viene prodotto con il latte bovino; appare scandaloso che tali prezzi proposti non solo non tengano conto dell'andamento tendenziale storico ma che subiscano un abbattimento speculativo gravissimo proprio per quei prodotti che maggiormente stanno patendo la speculazione; è significativo che Agea appaia in linea con un soggetto valutatore dei prezzi/prodotto Ismea che fa registrare, guarda caso, al pecorino romano un tracollo con un – 39 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno; è emblematico che tale combinazione avvenga proprio quando invece il parmigiano reggiano subisce un incremento di valore–: se non ritenga di adottare iniziative per ripristinare parametri oggettivi e veritieri sui prezzi del pecorino e le quotazioni avanzate nel bando di gara; se non intenda adottare iniziative di competenza, a fronte di palesi ed evidenti azioni speculative che stanno sempre più danneggiando il comparto lattiero caseario ovicaprino a partire da quella contenuta nel bando per gli indigenti; se non ritenga di dover incrementare i quantitativi economici a favore di quei comparti produttivi che registrano gravi difficoltà a partire dal settore lattiero caseario – ovi caprino. (2-01705) « Pili ».