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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/03010 presentata da SIMONETTI ROBERTO (LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI) in data 09/05/2017

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-03010 presentato da SIMONETTI Roberto testo presentato Martedì 9 maggio 2017 modificato Mercoledì 10 maggio 2017, seduta n. 793 SIMONETTI , FEDRIGA , ALLASIA , ATTAGUILE , BORGHESI , BOSSI , BUSIN , CAPARINI , CASTIELLO , GIANCARLO GIORGETTI , GRIMOLDI , GUIDESI , INVERNIZZI , MOLTENI , PAGANO , PICCHI , GIANLUCA PINI , RONDINI e SALTAMARTINI . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: lo stop & go del Governo sull'avvio dell'Ape ha del paradossale al limite del ridicolo; dopo aver annunciato trionfalmente a dicembre 2016 lo strumento sperimentale per rendere più flessibile l'età pensionistica ed averlo introdotto in legge di bilancio per il 2017 con decorrenza 1 o maggio 2017, ad oggi sembra che i nodi da sciogliere siano ancora tanti; l'Ape social risulta in «stallo» perché il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, già inviato dal Consiglio dei ministri soltanto il 19 aprile 2017, è ancora fermo ai rilievi del Consiglio di Stato; senza il regolamento non è possibile presentare le domande, tant’è che si ipotizza uno slittamento dei tempi al 15 o addirittura al 31 luglio 2017, anziché al 30 giugno 2017, con l'inevitabile conseguenza di un rischio caos per l'Inps che dovrebbe stilare entro il 30 settembre 2017 la prima graduatoria degli aventi diritto in rapporto ai 300 milioni disponibili; quanto all'Ape volontaria i ritardi sembrano dovuti alla piattaforma informatica non ancora pronta, ma ancor più preoccupante è la risposta fornita il 27 aprile 2017 in Commissione lavoro dal Sottosegretario Bobba all'atto di sindacato ispettivo della Lega Nord n.5-11128, con il quale si esprimevano preoccupazioni in merito alle dichiarazioni – riportate su Il Sole 24 ore di martedì 11 aprile 2017 – del consigliere economico dell'unità di coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri, ovvero che l'Ape non è un anticipo pensionistico, ma un anticipo finanziario a garanzia pensionistica; detto altrimenti significa che la sottoscrizione del prestito e l'adesione all'Ape non comporta alcuna certificazione del diritto alla pensione; in sede di risposta il rappresentante del Governo, come rassicurazione, rispondeva che «l'Ape è una misura sperimentale [che] opererà in un orizzonte temporale limitato all'interno del quale al momento non è prevista alcuna modificazione dei (..) requisiti pensionistici. (...) Qualora nei prossimi anni [si] decidesse di intervenire su requisiti pensionistici, sarà senz'altro (...) cura prevedere tutte le misure idonee ad evitare che i beneficiari dell'Ape si trovino sprovvisti di reddito e di pensione»; tali affermazioni sono tutt'altro che rassicuranti, ricordato che la «riforma Fornero» ha innalzato l'età pensionabile soudainement , creando una nuova piaga sociale, quella degli esodati–: quali siano le reali ragioni del ritardo per l'avvio dell'Ape – social e volontaria – e come il Governo intenda garantire il diritto di accesso alla pensione per chi usufruirà del prestito pensionistico per l'Ape volontaria. (3-03010)





 
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