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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/01898 presentata da PILI MAURO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO) in data 20/07/2017

Atto Camera Interpellanza 2-01898 presentato da PILI Mauro testo di Giovedì 20 luglio 2017, seduta n. 838 Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa, il Ministro della salute, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare , per sapere – premesso che: da report di viaggio dell'aeronautica militare emerge che nel mese di maggio 1986 sono stati trasportati verso la Sardegna 89.065 chili di potentissime bombe, 1141 colli esplosivi, 15 carri con esplosivi; un carico partito dalla Sicilia il 25 maggio 1986; si trattava del primo grande carico devastante, di una lunghissima serie durata sino al 2008, destinato nell'isola dai vertici militari; si trattava di materiale pericolosissimo, come lo definiscono i report della Difesa; si tratta di documenti che dovevano scomparire tra gli atti di Stato e che, invece, ora emergono in tutta la loro virulenza dal lavoro della Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito; si tratta della prima grande prova che lo Stato ha concepito la Sardegna come una grande «discarica di Stato», da devastare a suon di esplosioni tese a far sparire materiale bellico di ogni genere; il carico conteneva centinaia di bombe micidiali da 1000 libre, oltre 500 chilogrammi di esplosivo da far sparire in un solo modo: facendole esplodere in Sardegna; evidentemente, della devastazione ambientale, delle nanoparticelle, degli effetti su militari e civili a questo Stato niente importava; dagli atti emerge di tutto: dalle relazioni incalzanti dei vertici ai dispacci di fatto reclusi a tutti per la movimentazione di tutto il materiale da smaltire in Sardegna; si trattava di smaltimenti a giudizio dell'interpellante illegittimi, «fuori legge», devastanti per l'ambiente e per la salute umana; non si spiega diversamente perché tali operazioni non siano state gestite nei luoghi dove erano stoccati quei materiali; ci si deve porre il quesito per quale motivo dal 115 o deposito sussidiario di Vizzini, in Sicilia, i citati carichi siano stati trasportati sino a Livorno, imbarcati per la Sardegna, sino ad Olbia in nave, poi al deposito dell'aeronautica di Serrenti e infine con quotidiane colonne marcianti verso Quirra; si tratta di uno Stato che ha devastato la Sardegna, generando disastri ambientali e conseguenti «morti di Stato», ancor oggi impuniti; i documenti inchiodano sotto ogni punto di vista il comportamento dei vertici governativi e in particolare della Difesa che sino al 2008 hanno proseguito con quella che l'interrogante ritiene una illegittima e devastante utilizzazione dei poligoni militari della Sardegna; si tratta di un utilizzo nefasto sempre negato da Ministri e generali; ora che questi documenti sono stati resi pubblici nessuno potrà sottrarsi all'accertamento del disastro ambientale ancora in essere, insieme alle mancate bonifiche delle aree e alle «morti di Stato»; l'interpellante nel corso di una diretta su Facebook dalla base militare di Serrenti ha divulgato i documenti che inchiodano la Difesa sull'utilizzo illegittimo dei poligoni della Sardegna; dai documenti citati emerge una relazione legata all'ispezione tecnica presso il 115 o deposito sussidiario di Vizzini (Sicilia) dalla quale si evince non solo il quantitativo e la tipologia dei materiali da smaltire ma anche l'urgenza dell'azione a dir poco illegittima. Si tratta, è scritto, di: «materiali dichiarati fuori uso e destinati alla distruzione in quanto pericolosi, ragioni di riservatezza ne sconsigliano l'alienazione con metodologie diverse che non siano il brillamento in ambito forze armate»; quelle che sino al 2008 si sono svolte a Quirra non erano, dunque, esercitazioni ma smaltimento fuori legge di devastanti bombe e simili; emerge un quadro devastante con la distruzione di ogni genere di armamenti, dalle bombe da 100 lbs a testate esplosive per motobombe, da bombe MK sino a razzi di ogni genere; si trattava di materiale da distruggere a Quirra; il tragitto seguito dal carico emerge nei fonogrammi e nei dispacci che l'interrogante ha reso pubblici: da Vizzini in treno sino a Messina, poi si procedeva al carico su nave, eall'attraversamento dello stivale sino al Livorno, quindi si procedeva in nave verso Olbia e Serrenti, prima delle operazioni di spostamento e smaltimento a Quirra; dai fonogrammi emergono tutti i dettagli, le macroscopiche scorte messe in campo per un'operazione di distruzione che secondo i vertici militari si doveva svolgere solo ed esclusivamente nella «colonia» Sardegna; questi documenti non divulgati sino ad oggi, sono a disposizione della commissione d'inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito e costituiscono il fondamento di un «capitolo verità» che deve essere ancora scritto; l'ultimo fatto risale al 2008, quindi non è prescritto, e soprattutto permane la mancata bonifica, che integrerebbe secondo l'interpellante un illecito pienamente in essere; la Sardegna deve essere risarcita senza perdere altro tempo, con iniziative sia sul piano penale che civile–: se non intenda il Governo assumere ogni iniziativa di competenza per pervenire al risarcimento dei danni causati all'ambiente e alla salute; se non intendano promuovere una autorevole indagine ministeriale al fine di ricostruire sul piano documentale le vicende nefaste legate allo smaltimento di materiale bellico in Sardegna dal 1986 al 2008; se non intendano promuovere, per quanto di competenza, un serio e articolato piano di bonifica e di risarcimento dei danni per le comunità locali nonché un piano di sviluppo per restituire tali ambiti al pieno utilizzo ambientale e naturalistico con attività economiche compatibili e in grado di creare occupazione stabile e non occasionale. (2-01898) « Pili ».

 
Cronologia
mercoledì 12 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 318 voti favorevoli, 178 contrari e 1 astenuto, nel testo licenziato dalla Commissione, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 25 giugno 2017, n. 99, recante disposizioni urgenti per liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A. (C. 4565), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



giovedì 20 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro per gli affari regionali Costa rassegna le dimissioni.

mercoledì 26 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 154 voti favorevoli e 117 contrari, nella formulazione che recepisce le modifiche proposte dalla Commissione, ad eccezione di quella dichiarata improponibile, l'emendamento 1.800 interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, recante disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno (S. 2860), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.