Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/01955 presentata da PILI MAURO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO) in data 28/09/2017
Atto Camera Interpellanza 2-01955 presentato da PILI Mauro testo di Giovedì 28 settembre 2017, seduta n. 860 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello sviluppo economico , per sapere – premesso che: la regione Sardegna, dopo la richiesta di opposizione presentata dall'interpellante, ha chiesto al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di fermare le procedure di valutazione di impatto ambientale del rigassificatore di ISGas nell'oasi naturale Santa Gilla a Cagliari; la regione ha agito in gravissimo ritardo, poiché la scadenza per tale ricorrenza era prevista per il 18 agosto 2017; è stato richiesto di sospendere le procedure di valutazione di impatto ambientale del deposito di Gnl e rigassificatore davanti alla città di Cagliari; con una comunicazione inviata con un ritardo di un mese rispetto alla scadenza, un mese dopo la comunicazione di opposizione dell'interpellante, il direttore generale dell'assessorato regionale all'ambiente ha chiesto lo stop alla procedura di valutazione di impatto ambientale dell'impianto; si tratta di un governo regionale, che si pone per l'interpellante ancora in ritardo, visto che chiede più tempo per una valutazione definitiva nonostante esistano elementi decisivi per vietare quel rigassificatore a due passi da Cagliari; si tratta ancora una volta per l'interpellante di una posizione debole e tardiva dinanzi alla devastazione di un'oasi naturale come Santa Gilla; la regione ha competenza primaria su quell'area e deve senza mezzi termini fermare quell'operazione. Quel che sorprende è che su un tema del genere si registri il totale silenzio del sindaco di Cagliari; si tratta di una «bomba» da quasi 30 mila metri cubi di gas dentro il parco di Santa Gilla, a due passi da Cagliari, con il porto canale destinato a chiudere per lasciar spazio ad una fallimentare pompa di carburante; l'operazione è stata condotta secondo l'interpellante in gran segreto, come si conviene a queste azioni, e l'annuncio del « blitz » su Cagliari, non a caso, è stato pubblicato solo su Repubblica e sul quotidiano del Nord Sardegna; un polo da 18 serbatoi di dimensioni ciclopiche che potrebbero essere posizionati proprio a ridosso dello stagno di Santa Gilla a diretto contatto con l'area di San Paolo; un progetto di impatto devastante sia sul piano ambientale che su quello della sicurezza, considerata la vicinanza dello stesso al centro abitato della capitale della Sardegna; il piano costituisce l'ennesima dimostrazione secondo l'interpellante che il governo regionale ha inteso bloccare il metanodotto Algeria-Sardegna-Europa per mettere la Sardegna, di fatto, sotto scacco del coop rosse; il progetto è, infatti, presentato dal raggruppamento delle coop romagnole che operano attraverso la ISGas; questo progetto comporterà un chiarissimo ridimensionamento del porto canale che già nelle previsioni del progetto prevede un transito di 20/25 navi container al mese; a questo si aggiunge che questo vai e vieni di navi metaniere dentro il porto canale di Cagliari va ad incidere sulla vita del porto terminale in modo devastante e costituisce un gravissimo pericolo per il traffico nel sistema portuale di Cagliari, con particolare riferimento a navi da crociere e navi passeggeri di continuità territoriale; tutto questo senza alcuna certezza sui costi del gas considerato che l'approvvigionamento con navi e poi su gommato oltre ad un pericolo rischi elevatissimo, si concretizza con oneri elevatissimi per i quali non esiste nessun provvedimento di equiparazione al resto del sistema italiano; l'approvvigionamento via mare e la realizzazione di rigassificatori Gnl come quello proposto dalle coop rosse è in totale contrasto con tutte le normative paesaggistiche-urbanistiche ambientali della regione Sardegna; l'impatto di navi metaniere sulla Sardegna su porti non esclusivamente preposti costituisce un problema di grave natura non solo concettuale ma anche sul piano della sicurezza; è fin troppo evidente che tale promiscuità sulle realtà portuali della Sardegna, e quella di Cagliari in particolar modo, incide non poco sulla sicurezza del trasporto passeggeri, vale per tutte la nefasta tragedia di Livorno con la collisione tra la Moby Prince e l'Agip Abruzzo; non risulta in vigore una normativa atta a garantire, anche in caso di situazioni diverse da quella del Galsi e comunque minimaliste rispetto alle esigenze di approvvigionamento e strategicità, l'equilibrio di tariffe di approvvigionamento, considerati i costi maggiori che si genererebbero con un trasporto via nave e via gommato –: se i Ministri interrogati non ritengano di assumere iniziative, per quanto di competenza, per evitare la realizzazione dell'impianto IsGas di cui in premessa; se non ritengano di dover assumere iniziative normative e regolamentari che impediscano la promiscuità portuale di attività di natura industriale, energetica e commerciale e per il trasporto di passeggeri; se non ritenga di dover assumere le iniziative di competenza affinché possano essere sottoposti a procedure di valutazione di impatto ambientale solo progetti che abbiano ricevuto un preventivo inquadramento nell'ambito di progetti più ampi di valutazione ambientale strategica anche di natura energetica. (2-01955) « Pili ».