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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/01961 presentata da PILI MAURO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO) in data 02/10/2017

Atto Camera Interpellanza 2-01961 presentato da PILI Mauro testo di Lunedì 2 ottobre 2017, seduta n. 862 Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute , per sapere – premesso che: il 27 settembre 2017 in Commissione d'inchiesta sugli effetti dell'uranio impoverito si sono svolti esami testimoniali di rilevante importanza sulla gestione dei poligoni militari della Sardegna; all'interno del poligono di Quirra secondo gli auditi sono state effettuate esplosioni ciclopiche con effetto «bomba atomica»; le nubi tossiche che si generavano, alte anche 60/70 metri, si riversavano sui paesi limitrofi e venivano distrutte migliaia di tonnellate di bombe, missili, proiettili di ogni genere provenienti da tutte le basi italiane; il racconto agghiacciante reso in Commissione d'inchiesta sugli effetti dell'uranio impoverito dal responsabile dei mezzi meccanici dell'Aeronautica militare apre uno squarcio rilevante nel lavoro della Commissione d'inchiesta della Camera dei deputati; a parere dell'interpellante è la prima volta che la Commissione mette mano ai fatti di Quirra con testimonianze dirette e inconfutabili dei protagonisti di quello smaltimento illegittimo di armamenti gestito apparentemente in modo «clandestino» dentro il poligono militare; emerge un quadro devastante dell'uso della base come una vera e propria discarica di Stato; con questa testimonianza raccolta dalla Commissione si cancellano per sempre quelli che l'interpellante giudica i tentativi maldestri di manipolare la verità, di ometterla e di deviarla; le affermazioni dirette del maresciallo Gianni Palombo e per altri versi del generale Piras destituiscono di ogni fondamento i tentativi di «pseudo-professori» e vertici militari di imputare le morti di Quirra ad elementi estranei all'attività militare; si è trattato di audizioni chiave proprio perché è emerso in modo evidente ad avviso dell'interpellante che quelle polveri cariche di nano particelle finivano sulle popolazioni generando effetti gravissimi a partire dalle gravissime malformazioni sui nascituri; effetti che secondo esperti internazionali sono comparabili con quelli verificatisi negli anni dopo la caduta delle torri gemelle a New York con malformazioni di ogni genere; a questo si aggiunge l'aggravante di nanoparticelle generate da quelle bombe fatte esplodere nel cuore di Quirra; ora che questi fatti ineludibili sono agli atti della Commissione si deve procedere conseguentemente; ad avviso dell'interpellante il potenziale reato, dunque, non solo non è prescritto, ma costituisce un'evidente omissione non perseguirlo; non c'è un solo giorno di tempo da perdere per perseguire questi misfatti; sono emersi fatti circostanziati come mai prima e non si può ignorare che non siano scaduti termini di prescrizione, viste le esplosioni devastanti con lo smaltimento di bombe e missili che, a quanto consta all'interpellante, si sarebbero tenute anche nel 2008; la Commissione dovrebbe, secondo l'interpellante, per questa ragione svolgere sino in fondo l'azione inquirente e chiedere alla magistratura ordinaria di procedere conseguentemente; a questo si aggiunge la testimonianza del tecnico incaricato dall'Aeronautica di svolgere le indagini su Quirra; ad avviso dell'interpellante, tali indagini hanno solo permesso di considerare chiuso il caso; il docente ha dichiarato di essere stato prelevato da un aereo e portato in Sardegna per fare tre prelievi, secondo l'interpellante inutili, e dopo qualche giorno dal Ministero è stato dichiarato che non esistevano uranio e torio; nel corso dell'esame testimoniale il docente ha dovuto ammettere che sul piano scientifico i prelievi effettuati non consentivano un'analisi esaustiva; pertanto essi sono serviti, ad avviso dell'interpellante, solo a rendere possibili le dichiarazioni degli apparati dello Stato che annunciavano, dopo quei prelievi, radicalmente insufficienti, chiuso il «caso uranio»; successivamente veniva sottoscritta una convenzione da 60.000 euro per le consulenze successive tra l'Aeronautica militare e l'università di Siena cui il docente era in organico, sino ad essere nominato responsabile della stessa ricerca; le modalità con il quale si sono svolte quelle indagini appaiono all'interpellante in totale contrasto con i più elementari requisiti di affidabilità; è inaccettabile continuare a nascondere questi misfatti; non c'è altro tempo da perdere; le vittime militari e civili e le popolazioni meritano giustizia e verità –: se non ritengano di dover valutare i fatti denunciati e intraprendere iniziative nell'ambito delle proprie competenze, anche segnalando i fatti all'autorità giudiziaria, al fine di individuare i responsabili di questo eventuale disastro ambientale e dei numerosi decessi riconducibili alle attività denunciate; se non ritengano di dover procedere ad iniziative tese al risarcimento dei danni e al ripristino ambientale conseguente al disastro compiuto da queste attività devastanti per quei territori; se non ritengano di revocare ogni esercitazione nei poligoni sardi sino alla definizione delle bonifiche e delle responsabilità dei relativi disastri ambientali. (2-01961) « Pili ».

 
Cronologia
domenica 1° ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali

    Si celebra il referendum sull'indipendenza della Catalogna, ritenuto illegale dal Governo spagnolo. Vi partecipa il 43% degli aventi diritto; il 92% dei votanti si dichiara a favore. Tanto la legge di indizione quanto la successiva dichiarazione d'indipendenza, approvata il 27 ottobre dal Parlamento catalano, sono annullate dal Tribunale costituzionale. In applicazione dell'art. 155 della Costituzione spagnola, il Governo catalano viene destituito e vengono indette nuove elezioni per il 21 dicembre.



mercoledì 11 ottobre
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 307 voti favorevoli, 90 contrari e 9 astenuti, nel testo predisposto dalla Commissione comprensivo dell'errata corrige, a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea, l'articolo 1 e, con 308 voti favorevoli, 81 contrari e 8 astenuti, nel testo predisposto dalla Commissione comprensivo dell'errata corrige, a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea, l'articolo 2 delle proposte di legge recanti modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali (C. 2352 ed abbinate), sui quali il Governo ha posto la questione di fiducia.