Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/01968 presentata da PILI MAURO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO) in data 04/10/2017
Atto Camera Interpellanza 2-01968 presentato da PILI Mauro testo di Mercoledì 4 ottobre 2017, seduta n. 864 Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali , per sapere – premesso che: è semplicemente inaccettabile il tentativo maldestro di sottrarre alla Sardegna e ai produttori artefici della rinascita l'esclusiva per la produzione del grano Cappelli; si tratta per l'interpellante di un atto grave e inaudito che deriva da scelte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che ha autorizzato tale produzione in altra realtà, sottraendo così alla Sardegna precise peculiarità produttive straordinarie recuperate in 30 anni di duro lavoro genetico; la decisione in capo agli uffici ministeriali di concedere la possibilità di produrre il grano Cappelli anche in Emilia Romagna da parte di una società privata è un fatto di una gravità inaudita e tale autorizzazione, per l'interpellante, va revocata con immediatezza; si tratta di un atto inaccettabile che viola le più elementari regole e soprattutto ignora gli sforzi messi in campo dai produttori di grano Cappelli in Sardegna; sorprende il silenzio della regione Sardegna sempre più succube di atti che per l'interpellante sono estremamente lesivi e che colpiscono gravemente l'agricoltura sarda; la Sardegna ha sempre avuto una forte vocazione agricola; si tratta di una storia unica che riguarda il Campidano tra Oristano e Cagliari e le pianure estese tra i rilievi mammellonari della Marmilla che furono, nel periodo romano, fu ampiamente coltivate a grano, tanto da costituire il granaio dell'isola; su queste antiche terre, agli inizi del secolo scorso, fu impiantata una nuova varietà di grano, un cultivar di grano duro autunnale, ottenuto dal genetista Nazareno Strampelli. La nuova specie trovò in Sardegna il clima adatto e la coltivazione si estese anche ad altri territori, dando vita ad una produzione di «grano duro» di eccezionale bontà; in Sardegna il grano Cappelli arrivò nel 1920 e si diffuse rapidamente; dopo un lungo periodo di crisi in Sardegna, di pura sopravvivenza, il grano Cappelli è tornato in auge: è nata una nuova sfida, fatta non solo di produttori lungimiranti ma anche di mugnai, panificatori, artigiani della pasta e della birra; è nato il «Consorzio Sardo Grano Cappelli», che riunisce 40 imprese, disposte a rilanciare il grano degli antenati; l'autorizzazione alla produzione anche ad una sementeria a Bologna toglie l'esclusiva al consorzio con un danno gravissimo; il consorzio sardo grano Cappelli si è riunito nelle ultime ore per rivendicare il suo diritto sulla varietà Cappelli –: se non ritenga il Ministro interpellato, per quanto di competenza, di revocare questo permesso di produzione del grano Cappelli al di fuori dalla Sardegna, in modo tale da salvaguardare le produzioni sarde che ne hanno curata per 30 anni la salvaguardia genetica; se non ritenga di dover assumere iniziative per la tutela genetica del grano Cappelli nella direzione di salvaguardare tali produzioni nell'ambito individuato dal Consorzio Grano Cappelli. (2-01968) « Pili ».