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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/02010 presentata da PESCO DANIELE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 10/11/2017

Atto Camera Interpellanza 2-02010 presentato da PESCO Daniele testo di Venerdì 10 novembre 2017, seduta n. 884 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia , per sapere – premesso che: la morte di David Rossi, manager della comunicazione Mps, avvenuta per precipitazione al suolo dello stesso Rossi da una delle finestre della sede della banca a Siena la sera del 6 marzo 2013, rimane a tutt'oggi irrisolta; la procura di Siena ha archiviato per due volte il fascicolo investigativo riconoscendo il suicidio come la causa più probabile della morte; gli interpellanti in proposito hanno già depositato diversi atti di sindacato ispettivo per richiedere l'invio di ispettori ministeriali per fugare eventuali dubbi sul corretto svolgimento delle indagini; l'opinione pubblica ha iniziato a interessarsi al caso anche grazie alla pubblicazione di diversi libri di cui uno scritto da Elio Lanutti e Franco Fracassi ed uno dal giornalista Davide Vecchi e soprattutto grazie ad un ciclo di servizi televisivi del programma «Le Iene» che a partire dal 5 ottobre 2017 hanno rivelato parecchi particolari legati alla vicenda, sconosciuti sia agli interpellanti sia alla procura; in particolare, nella puntata del 1° ottobre 2017, si è assistito ad una inaspettata refrattarietà a rilasciare dichiarazioni da parte di diversi intervistati quali Giancarlo Filippone capo segreteria di David Rossi e Giovanni Mingrone capo area finanza della stessa banca, ossia le 2 persone che per prime si sono avvicinate al corpo di David Rossi a morte avvenuta, così come documentato dal famoso video della telecamera di sicurezza posizionata nel vicolo di monte pio; reazione simile sembra sia stata rilevata anche da parte di Lorenza Bondi, collega di David Rossi, che la sera del 6 marzo 2013 lasciò la sede circa 15 minuti dopo la caduta di Rossi e disse agli inquirenti di aver visto la luce accesa e la porta dell'ufficio del Rossi socchiusa, la stessa porta che sembra sia stata invece trovata chiusa mezz'ora dopo da Filippone e dalla figlia di Rossi, Carolina Orlandi, accorsi allo stesso ufficio; reazione simile sembra si sia avuta anche da parte del signor Ricucci, addetto alla sorveglianza, che per mezz'ora sembra non abbia visto nei monitor il corpo di David Rossi steso al suolo; si sarebbe rilevata tale refrattarietà a rilasciare dichiarazioni anche da parte dell'avvocato Mussari, ex presidente di Mps, ed anche da parte di Giuliano Amato intervistato in merito alle ipotetiche visite del Rossi al Ministero dell'interno quando lo stesso Amato era Ministro; a parere degli interpellanti queste persone avrebbero potuto aggiungere particolari utili per comprendere meglio quanto accaduto; nella puntata dell'8 ottobre 2017 il giornalista Monteleone ha intervistato sullo stesso tema l'ex sindaco di Siena Piccini il quale a modo suo, senza immaginare di essere registrato, ha parlato del rischio di far scoppiare una «bomba» morale nel caso in cui venisse esplorato un filone di indagine circa feste particolari avvenute in due ville, una tra Arezzo e Siena e una al mare; a seguito di queste dichiarazioni il procuratore capo di Siena Vitello ha annunciato di aver trasmesso la registrazione della trasmissione alla procura di Genova, «cui spetta ogni competenza in merito trattandosi di accuse penali rivolte ai magistrati degli uffici di Siena» ( http://www.lanazione.it ). In seguito la stessa procura di Genova competente a indagare per fatti che riguardano i magistrati senesi) ha avviato due nuove indagini una per diffamazione e una per abuso d'ufficio ( http://www.ilsecoloxix.it ); ne è seguito il sequestro di tutti i filmati registrati da «Le Iene», le quali però, nel rispetto della legge, nella puntata del 5 novembre 2017 hanno ammesso di non voler consegnare alcune parti riferite a fonti che hanno chiesto di restare anonime ( https://www.iene.mediaset.it ). Sempre dai diversi servizi delle Iene si è appreso che una testimone chiave non è mai stata ascoltata dagli inquirenti: si tratta della signora Pieraccini, all'epoca componente della segreteria dell'amministratore delegato Fabrizio Viola, la quale nel corso della trasmissione delle Iene andata in onda domenica 29 ottobre 2017, ha dichiarato che sia l'ex direttore generale di Mps, Fabrizio Viola, sia il capo segreteria Valentino Fanti, sapevano della email nella quale David Rossi aveva annunciato la volontà di farla finita, a differenza di quanto dichiarato dallo stesso Viola che sotto giuramento agli inquirenti avrebbe detto «non, ricordo di aver ricevuto questa email »; a seguito di diverse osservazioni sollevate circa lo svolgimento delle indagini, la procura di Siena, il 12 ottobre 2017, ha dato pubblicità all'ordinanza della seconda archiviazione e circa 15 giorni dopo ha diramato un documento, in modo congiunto con il tribunale, in risposta alla famiglia di Rossi, nel quale prende in esame dieci punti di critica mossi in diverse sedi; il documento, a parere degli interpellanti, fa sorgere ulteriori perplessità sullo svolgimento delle indagini in quanto appare quasi come un'ammissione di colpa da parte di procura e tribunale per non aver proceduto in maniera più approfondita: Carolina Orlandi, nell'intervista trasmessa da «Le Iene» il 5 novembre 2017, in ordine proprio ai vestiti di Rossi non sequestrati dice: «La Procura dice che all'inizio, i vestiti, non è stato necessario metterli sotto sequestro perché si pensava tutti “si è buttato dalla finestra”, ma un magistrato non può dire a priori “si è buttato di sotto”, non lo può fare. Le indagini si fanno apposta. I vestiti di David erano importanti perché potevano avere delle tracce, potevano dimostrare delle cose, o no, però non lo sapremo mai» –: se il Ministro interrogato non intenda inviare ispettori ministeriali presso la procura e il tribunale di Siena in relazione a quanto illustrato in premessa. (2-02010) « Pesco , Di Battista , Villarosa , Sarti , Alberti , Tripiedi , Cozzolino , Scagliusi , Baroni , Manlio Di Stefano , Sibilia , Ferraresi , Bonafede , Del Grosso , Vallascas , Da Villa , Dieni , Dadone , Mantero , Silvia Giordano , Nesci , Benedetti , Parentela , Gallinella , L'Abbate , Massimiliano Bernini , Cominardi , Ciprini , Spessotto , Micillo , Terzoni , Della Valle , D'Incà , Crippa ».

 
Cronologia
mercoledì 8 novembre
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva definitivamente il disegno di legge recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2017 (C. 4505-B), approvato con modificazioni dal Senato il 10 ottobre 2017 (legge 20 novembre 2017 n. 167).



mercoledì 15 novembre
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva in via definitiva il disegno di legge costituzionale (C. 56-D) recante modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranza linguistica ladina, già licenziato dal Senato il 4 ottobre (legge costituzionale 4 dicembre 2017, n. 1).