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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00488 presentata da CANDIANI STEFANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 27/11/2017

Atto Senato Interpellanza 2-00488 presentata da STEFANO CANDIANI lunedì 27 novembre 2017, seduta n.910 CANDIANI - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'economia e delle finanze - Premesso che: il decreto ministeriale n. 454 del 2001 disciplina l'applicazione delle accise sui carburanti con aliquote ridotte in riferimento alla benzina e agli oli da gas utilizzati per lo svolgimento delle attività indicate nel punto 5 della tabella A del decreto legislativo n. 504 del 1995 (testo unico sulle accise), impiego in lavori agricoli, orticoli, in allevamento, nella silvicoltura e piscicoltura e nella florovivaistica, con l'impiego delle macchine adibite a lavori agricoli; all'articolo 2 si individuano i soggetti beneficiari dell'agevolazione concessa per lo svolgimento delle attività agricole, nonché gli adempimenti loro richiesti per essere ammessi al godimento del beneficio; con la risoluzione n. 2/D del 19 marzo 2003 l'Agenzia delle dogane riconosce la possibilità di ammettere alla fruizione del beneficio, di cui al suddetto punto 5 della tabella A, anche i comodatari-conduttori, fatto salvo il rispetto degli obblighi previsti per il contratto di affitto, tra cui l'obbligo di allegare la documentazione comprovante la conduzione a titolo di comodato o una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa dal comodante, dal comodatario o congiuntamente; con una nota del 15 settembre 2017, l'Agenzia delle dogane è nuovamente intervenuta sul tema per chiarire i dubbi interpretativi sorti nell'applicazione della risoluzione n. 2/D, specificando che per accedere al beneficio fiscale sul carburante agricolo, il contratto di comodato dei terreni deve necessariamente assumere forma scritta ed essere sottoposto a registrazione e quindi non sarà più possibile ottenere l'assegnazione di gasolio agricolo con contratto di comodato in forma verbale; tale decisione ha avuto un notevole impatto sul settore agricolo, in relazione ai rilevanti aggravi burocratici ed ai costi derivanti dalla registrazione del contratto di comodato, a cui occorre aggiungere le disfunzioni che potranno derivare nel mancato allineamento con la regolamentazione del fascicolo tecnico, che prevede, in alcuni casi, la possibilità di utilizzare contratti di comodato verbale; per la registrazione dei singoli contratti di comodato in forma scritta è previsto il pagamento di 200 euro per l'imposta di registro, nonché l'imposta di bollo, che è assolta con i contrassegni telematici (ex marca da bollo), il cui importo deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe; questi costi imprevisti rischiano di rendere impraticabile la via della registrazione dei contratti su proprietà molto piccole, come quelle pedemontane e prealpine. Infatti, spesso si tratta di appezzamenti che non raggiungono neanche i 2.000 metri quadri. Il costo eccessivo per la registrazione potrebbe causare un abbandono delle terre in quanto la resa economica di questi terreni già difficilmente copre le spese di gestione, tantomeno le spese di registrazione; viene da chiedersi per quale motivo le dichiarazioni di cessione in comodato utilizzate a tal fine dall'anno 2001, anno di approvazione del decreto ministeriale n. 454, siano state sinora ritenute valide, pur essendo palesemente noto il loro utilizzo generalizzato al fine dell'assegnazione del carburante agevolato. Inoltre, il contratto di comodato verbale è la forma usata anche per inserire i terreni nei fascicoli aziendali degli imprenditori agricoli sulla base dei quali vengono erogati i premi comunitari (PAC e PSR), quindi è lecito aspettarsi che questa nota dell'Agenzia delle dogane abbia ricadute anche sulla gestione delle domande inoltrate ad AGEA; per capire l'impatto di questo nuovo orientamento dell'Agenzia delle dogane bisogna ricordare, ad esempio, che l'agricoltura prealpina si presenta disomogenea ed ha delle peculiarità legate a specifici fattori di svantaggio, tra cui, segnatamente, la frammentazione dei fondi e una minore produttività rispetto alle zone di pianura; questo dietro front dell'Agenzia delle dogane, dopo ben 14 anni dalla risoluzione n. 2/D del 2003, a parere dell'interpellante, risulta incomprensibile e potrebbe essere visto come un sistema per fare cassa sugli agricoltori, che ricavano da questi appezzamenti un reddito veramente irrisorio; considerando le grandi difficoltà cui andrebbero incontro molte aziende agricole, qualora fossero costrette a redigere i contratti di comodato in forma scritta e a registrarli, si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo intendano, ognuno per competenza, assumere informazioni presso l'Agenzia delle dogane, affinché questa chiarisca su quali basi si è arrivati solo ora, dopo 14 anni di applicazione della risoluzione n. 2/D del 2003, a questa nuova interpretazione; se non sia quanto mai necessario riesaminare la questione e, quindi, individuare una specifica soluzione, affinché la forma di contratto di comodato verbale risulti ancora coerente con l'agevolazione legata al gasolio agricolo. (2-00488)

 
Cronologia
giovedì 16 novembre
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 148 voti favorevoli e 116 contrari, nella formulazione che recepisce le modifiche proposte dalla Commissione, l'emendamento 1.900 interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili. Modifica alla disciplina dell'estinzione del reato per condotte riparatorie (S. 2942), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



giovedì 30 novembre
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 148 voti favorevoli e 116 contrari, nella formulazione che recepisce le modifiche approvate dalla Commissione, l'emendamento 1.700 (testo corretto), interamente sostitutivo degli articoli della Parte I – Sezione I del d.d.l. recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 (S. 2960), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.