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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00297/003 presentata da CRIMI VITO CLAUDIO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 30/05/2018

Atto Senato Ordine del Giorno 9/297/3 presentato da VITO CLAUDIO CRIMI mercoledì 30 maggio 2018, seduta n. 008 Il Senato, in sede di esame del disegno di legge n. 297, di conversione in legge del decreto-legge 27 aprile 2018, n. 38, recante misure urgenti per assicurare il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia S.p.A.; premesso che: il decreto-legge, che definisce misure urgenti per assicurare il completamento delle procedure di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia, differisce al 31 ottobre 2018 il termine per l'espletamento di tali procedure, previste dal decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, e proroga fino al 15 dicembre 2018 la durata del finanziamento a titolo oneroso di 600 milioni di euro, già disposto dal decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, e successivamente incrementato di ulteriori 300 milioni di euro, sopprimendo le disposizioni che ne prevedevano la restituzione entro il termine dell'esercizio; Alitalia - Società Aerea Italiana S.p.A. è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria con decreto del MISE 2 maggio 2017 ai sensi della cosiddetta «legge Marzano» (articoli 1 e 2 del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347), a seguito dell'istanza depositata il 2 maggio dalla società stessa, nella quale si evidenziava una situazione patrimoniale caratterizzata da un'esposizione debitoria complessiva pari a circa 3 miliardi di euro e uno stato di insolvenza della società con passività correnti per circa 2,3 miliardi di euro a fronte di attività correnti per 921 milioni di euro. Con lo stesso decreto è stato nominato il collegio commissariale della società, in un numero di tre componenti; premesso, altresì, che: l'istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria ha fatto seguito all'esito negativo del referendum con il quale i dipendenti di Alitalia hanno bocciato il verbale di accordo stipulato il 13 aprile 2017 al tavolo del Governo tra azienda e sindacati, a fronte di un piano di risanamento esclusivamente focalizzato su un significativo taglio del costo del lavoro, piuttosto che su un intervento strategico di sviluppo aziendale, con pesanti sacrifici imposti per la terza volta in meno di dieci anni, in assenza di un piano industriale credibile ed in permanenza di un management inadeguato; considerato che: il fallimento dell'azienda non è un destino irreversibile; al contrario, rappresentando Alitalia un grande asset dal punto di vista industriale del Paese, occorre un intervento che escluda qualsiasi ipotesi di ridimensionamento della compagnia e ne prospetti una strategia di sviluppo di lungo periodo, impegna il Governo a valutare l'opportunità di prevedere che, al fine di costruire una adeguata partnership industriale internazionale per Alitalia, di promuoverne il rilancio come autonomo vettore nazionale e di garantire l'integrità dell'insieme delle attività da essa svolte, lo Stato, direttamente o tramite sue società controllate, entri nel capitale dell'azienda per una quota minima del 25 per cento. (numerazione resoconto Senato G1.102) (9/297/3) CRIMI