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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00045 presentata da PARENTELA PAOLO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 10/07/2018

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00045 presentato da PARENTELA Paolo testo presentato Martedì 10 luglio 2018 modificato Venerdì 13 luglio 2018, seduta n. 26 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello sviluppo economico , per sapere – premesso che: nel cuore del Parco nazionale del Pollino, tra Calabria e Basilicata, in territorio protetto a livello nazionale e dell'Unione europea in quanto zona di protezione speciale (ZPS), nonché patrimonio dell'Umanità tutelato dall'Unesco, è in funzione, da gennaio 2016, una mega centrale a biomasse dell'Enel della potenza di 41 megawatt, che brucia circa 350.000 tonnellate/anno di cippato di legno vergine; tale centrale è stata avversata fin dagli inizi degli anni Duemila dalle popolazioni della valle del Mercure, da loro rappresentanti istituzionali – i sindaci dei comuni di Viggianello (Potenza) e Rotonda (Potenza) – e da associazioni e comitati ambientalisti aderenti al Forum «Stefano Gioia», per il disastroso impatto sulla biodiversità del parco, ma anche per i rischi alla salute per le popolazioni residenti connessi all'immissione in ambiente dei prodotti tossici e cancerogeni liberati dalla combustione delle biomasse; a tale impatto ambientale va aggiunto quello dei gas di scarico dei 112 grossi camion (fonte Enel) che giornalmente percorrono le tortuose strade interne al Parco, determinando anche gravi disagi e rischi per il normale traffico veicolare; ad accrescere i rischi per la salute fin qui descritti si aggiunge la situazione microclimatica della valle del Mercure, caratterizzata da un debole regime di venti e dal fenomeno dell'inversione termica, che sinergicamente determinano una prolungata stagnazione degli inquinanti pericolosi per la salute nel fondovalle, con conseguente e grave nocumento per abitanti, flora e fauna, nonché delle catene alimentari; Enel, nella richiesta per l'apertura della centrale, ha presentato uno studio microclimatico non relativo alla valle del Mercure, come d'obbligo, bensì alla valle di Latronico, diversa e distante oltre 11 chilometri dalla prima; l'attuale autorizzazione che consente alla centrale di operare è, in realtà, la terza, concessa sempre dalla regione Calabria – per competenza territoriale –, dopo che le precedenti erano state annullate dal giudice amministrativo; con l'evidente scopo di superare l'opposizione all'esercizio della centrale, avverso cui anche il direttore del parco aveva espresso parere negativo, è stato costituito un tavolo di concertazione presso il Ministero dello sviluppo economico, promosso e sostenuto anche dal presidente in carica dell'Ente parco nazionale del Pollino, che, in data 14 gennaio 2014, ha portato a siglare un «accordo di compensazione» che prevedeva, tra l'altro, alla lettera m), punto i), misure specifiche per la «tutela e salvaguardia ambientale e della salute e sicurezza delle popolazioni anche attraverso la costituzione di uno specifico Osservatorio Ambientale»; si è previsto che tale Osservatorio, «specificamente finalizzato alla promozione di ricerche e studi in campo ambientale, a cura di esperti indipendenti, di provata competenza tecnico-scientifica, individuati dall'Osservatorio stesso», fosse finanziato direttamente ed esclusivamente da Enel, nella misura di 100.000 euro l'anno per otto anni, «con possibilità di ulteriore proroga»; ai sottoscrittori del suddetto accordo di compensazione Enel si impegnava a versare: 1.100.000 euro l'anno per otto anni ai comuni di Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Lauria, Laino Castello, Mormanno e Papasidero; 500.000 euro l'anno per otto anni all'Ente parco nazionale del Pollino; 750.000 euro ciascuna, una tantum , alla regione Calabria e alla regione Basilicata; a tali somme vanno aggiunti i 400.000 euro che Enel versa annualmente al comune di Laino Borgo sul cui territorio si trova ubicata la centrale; Enel ha, perciò, assunto un impegno a versare, per gli otto anni successivi all'apertura della centrale, la somma di 17.500.000 euro per «compensare» quelli che appaiono danni a salute, ambiente e territorio, certamente non compensabili e irreparabili; tali somme sono state più volte oggetto di contestazioni, in quanto evidentemente finalizzate ad acquisire l'acquiescenza di enti e istituzioni al distruttivo progetto della centrale del Mercure, e, per di più, esplicitamente proibite da tribunali amministrativi (TAR Puglia Sez. III 17137 15 novembre 2016) come è stato pubblicamente più volte denunciato dal Forum Stefano Gioia; il regolamento del già ricordato Osservatorio Ambientale prevede che tale organo venga governato da un consiglio di amministrazione presieduto dal presidente del Parco del Pollino, a giudizio degli interpellanti con un evidente e grave conflitto di interessi tra le due cariche, e che nei componenti di tale consiglio di amministrazione siano rappresentati tutti gli enti e le istituzioni firmatari del riferito accordo di compensazione del 14 gennaio 2014, il che non costituisce una garanzia di indipendenza decisionale; per tali motivi l'Osservatorio Ambientale appare agli interpellanti un organismo di parte, così concretizzandosi una situazione di clamoroso conflitto di interessi, eticamente grave e inaccettabile; l'Osservatorio Ambientale è stato per di più allocato nella sede del parco del Pollino, il che evidenzia una deprecabile e inaccettabile commistione; lo studio per valutare l'impatto degli inquinanti prodotti dalla centrale del Mercure sull'ambiente circostante avrebbe dovuto essere affidato dall'Osservatorio Ambientale, il cui consiglio di amministrazione è presieduto dal presidente del Parco del Pollino, a «esperti indipendenti, di provata competenza tecnico-scientifica», come riportato nell'accordo siglato al Ministero dello sviluppo economico; tale studio è stato affidato alla «Fondazione sviluppo sostenibile», che ha provveduto, a nome dell'Osservatorio Ambientale valle del Mercure alla presentazione della «Prima relazione di analisi dei dati ambientali»; tale Fondazione annovera tra i soci fondatori proprio Enel; quanto illustrato conferma e rafforza l'impressione di inaccettabili collegamenti e rapporti tra Enel, la presidenza dell'Ente Parco, l'Osservatorio Ambientale e la Fondazione sviluppo sostenibile, con tutto ciò che ne consegue –: se il Governo non ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza volte a ripristinare legalità e giustizia nella valle del Mercure, a sostegno delle popolazioni che hanno visto negare i propri diritti; quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per le attività dell'Osservatorio Ambientale, affinché la sua azione sia orientata prevalentemente alla tutela e salvaguardia dell'ambiente, della salute e della sicurezza delle popolazioni, come stabilito dall'accordo di compensazione di cui in premessa; se e quali iniziative si intendano adottare nei confronti del presidente del Parco, le cui scelte appaiono, a giudizio degli interpellanti, non coerenti con le finalità di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema di un'area protetta, il cui perseguimento, in virtù del ruolo ricoperto, dovrebbe essere prioritario. (2-00045) « Parentela , D'Ippolito , Vignaroli , Cillis , Daga , Deiana , Federico , Ilaria Fontana , Licatini , Alberto Manca , Nanni , Ricciardi , Rospi , Terzoni , Traversi , Varrica , Vianello , Zolezzi , Barbuto , Dieni , Melicchio , Misiti , Nesci , Orrico , Scutellà , Tucci , Liuzzi , Azzolina , Baldino , Battelli , Bella , Berardini , Berti , Bilotti ».