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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00924-A/020 presentata da BOLDRINI LAURA (LIBERI E UGUALI) in data 02/08/2018

Atto Camera Ordine del Giorno 9/00924-A/020 presentato da BOLDRINI Laura testo di Giovedì 2 agosto 2018, seduta n. 37 La Camera, premesso che: nonostante emerga da numerose analisi statistiche declinate per genere che le donne nel nostro Paese sono mediamente più istruite degli uomini, si registrano grandi differenziali, a loro sfavore, nei tassi di occupazione. Gli stessi dati rilevano inoltre che uno dei fattori di questo risultato risiede nella bassa condivisione tra i componenti della famiglia della gestione dei carichi di cura familiari e dei carichi di lavoro; come risulta dal database di Eurostat, l'occupazione femminile nel nostro Paese calcolata nella fascia d'età 15-64 anni è ferma al 48,1 per cento, rendendoci fanalino di coda nell'eurozona a 28 Stati ove si attesta, invece, nel medesimo periodo, al 61,4 per cento, con un divario di 13,2 punti rispetto alla media, seguita soltanto dalla Grecia; il suddetto dato cela, inoltre, ampie differenze territoriali e generazionali. Infatti i primi risultati di uno studio Svimez sulla condizione delle donne nel Sud restituiscono un primato ancor più drammatico e dimostrano che il lavoro per queste ultime resta ancora un miraggio. Secondo lo studio, infatti, tutte le regioni meridionali sono collocate in posizioni gravemente svantaggiate rispetto alle altre europee, con Puglia, Calabria, Campania e Sicilia nelle ultime quattro posizioni, con valori del tasso di occupazione femminile che sfiorano il 29 per cento, di circa 35 punti inferiori alla media europea e sensibilmente distanti da quelli del Centro-Nord; a questi dati si aggiunge il fatto che la distribuzione del carico di lavoro domestico e di cura all'interno della famiglia ricade soprattutto sulle spalle delle donne; dal suddetto scenario discende che per le donne che partecipano al mondo del lavoro si profilano carriere più discontinue c retribuzioni più basse riconducibili alle minori possibilità di accesso ai ruoli apicali, una maggiore offerta di lavori part-time e carriere discontinue, tutti fattori determinanti, assieme ad una diversa struttura per età, dei differenziali di genere nei redditi percepiti; il lavoro costituisce un antidoto efficace anche contro la violenza, perché consente alla donna di allontanarsi da un contesto violento e di essere più rispettata dalla comunità civile; occorre pertanto avviare un profondo percorso di ripensamento delle politiche e delle azioni a favore dell'occupazione femminile, anche quale fattore capace di stimolare la crescita economica, atto a rimuovere quegli ostacoli che impediscono la piena valorizzazione della risorsa femminile sul lavoro; impegna il Governo: ad adottare iniziative normative volte: 1) ad incentivare l'occupazione femminile stabile e dignitosamente retribuita; 2) a contrastare lo squilibrio di genere nei diversi territori e settori occupazionali e nei trattamenti retributivi; 3) a salvaguardare la dignità e l'incolumità della donna sui luoghi di lavoro ed in ambito domestico; 4) a garantire l'inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro a donne vittime di violenza di genere; 5) a sostenere in ambito lavorativo la genitorialità, promuovendo una cultura di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e di maggiore condivisione dei compiti di cura dei familiari all'interno della coppia. 9/924-A/ 20 . Boldrini , Fornaro , Epifani , Pastorino , Bersani , Conte , Fassina , Fratoianni , Muroni , Occhionero , Palazzotto , Rostan , Speranza , Stumpo , Gribaudo , Rotta , Morani , La Marca , Annibali , Madia , Moretto , Mura , Ascani , Berlinghieri , Bonomo , Boschi , Braga , Bruno Bossio , Campana , Cantini , Carla Cantone , Cardinale , Carnevali , Cenni , Ciampi , De Micheli , Di Giorgi , Fregolent , Gadda , Incerti , Nardi , Noja , Paita , Pezzopane , Piccoli Nardelli , Pini , Pollastrini , Prestipino , Quartapelle Procopio , Schirò , Serracchiani .