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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00016 presentata da FORNARO FEDERICO (LIBERI E UGUALI) in data 04/09/2018

Atto Camera Risoluzione in Assemblea 6-00016 presentato da FORNARO Federico testo di Martedì 4 settembre 2018, seduta n. 41 La Camera, premesso che: il 14 agosto 2018 a Genova è crollato un tratto del viadotto Polcevera, noto come ponte Morandi, sull'autostrada A10, al momento del crollo transitavano sul ponte oltre 30 veicoli tra automobili e mezzi pesanti. A seguito del crollo sono morte 43 persone e numerosi sono i feriti, alcuni ancora in gravi condizioni; a seguito del crollo oltre 300 famiglie sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni, famiglie alle quali dovrà essere garantita una soluzione abitativa in tempi brevissimi; il viadotto Polcevera crollato è in concessione ad Autostrade per l'Italia del Gruppo Atlantia che gestisce circa 3.000 chilometri, (circa il 50 per cento) della rete autostradale in Italia; la procura di Genova ha aperto una indagine per disastro colposo e omicidio colposo plurimo; le conseguenze, del crollo del tratto di viadotto sull'autostrada A10, sull'economia di Genova e della Liguria sono incalcolabili, gravi le ripercussioni e i danni per il porto e la viabilità in una Liguria oggi spezzata tra Ponente e Levante; a causa del crollo, e sono gravi anche le ripercussioni e i relativi disagi per i residenti e per le 230 aziende, in particolare piccole e medie, rimaste ferme con una gravissima ricaduta anche in riferimento ai livelli occupazionali; il viadotto Polcevera che collega l'autostrada A10 con il casello di Genova Ovest fu inaugurato nel 1967, e a detta di Autostrade per l'Italia, concessionaria, nulla lasciava presagire che potesse accadere il crollo e che assolutamente non c'era nessun elemento per considerare il ponte Morandi pericoloso, essendo stato interessato da interventi di manutenzione su diversi fronti e trattandosi di un'opera soggetta a costante attenzione e cura, ha sottolineato. In particolare, per verificare la sicurezza della struttura, sarebbero stati utilizzati strumenti avanzati, comprendenti anche prove riflettometriche per rilevare la situazione all'interno del calcestruzzo dalle quali non era emerso nulla. Dichiarazioni che lasciano perplessi e che andranno verificate anche al fine di individuare le responsabilità nelle sedi giudiziarie; il crollo di una parte del viadotto Polcevera non può non aprire una riflessione profonda sullo stato delle intera rete autostradale nazionale, sui 6.000 chilometri di autostrade in concessione, sul livello e la qualità delle manutenzioni nonché sull'efficacia dei controlli e dello stesso modello della concessione anche alla luce dell'esperienza degli ultimi venti anni e di quanto sta emergendo dalle pubblicazione delle clausole contrattuali fino ad ora secretate; il crollo del Ponte Morandi è solo l'ultimo gravissimo evento che ha interessato tratti autostradali e cavalcavia negli ultimi anni, tra questi: il 18 aprile 2017 crolla un viadotto della tangenziale di Fossano, in provincia di Cuneo; il 9 marzo 2017 lungo l'autostrada A14 Adriatica all'altezza del chilometro 235 tra Camerano e Ancona Sud, nelle Marche, crolla un cavalcavia mentre era in corso di ristrutturazione; il 28 ottobre 2016 un cavalcavia sulla provinciale 49 Molteno-Oggiono cede al passaggio di un Tir all'altezza del chilometro 41,9 della superstrada Milano-Lecco; nella notte tra il 21 e il 22 ottobre 2013 a causa di un nubifragio crolla il ponte a Carasco sul torrente Sturla; il 7 luglio 2014 crolla un tratto del viadotto Lauricella lungo la statale 626 tra Ravanusa e Licata, in provincia di Agrigento; inaugurato il 23 dicembre 2014 con tre mesi di anticipo sui tempi previsti, dopo dieci giorni il viadotto Scorciavacche sulla Palermo- Agrigento ha ceduto; il 10 aprile 2015 una frana innescata da un periodo di prolungato maltempo causa del crollo di un pilone del viadotto Himera sull'Autostrada A19 Palermo-Catania, alcuni di questi gravi eventi hanno causato morti e feriti; appare quindi necessario ed improrogabile procedere ad una strutturale opera di messa in sicurezza e riqualificazione delle infrastrutture in particolare autostradali oggetto di eventi gravi causati anche dal dissesto idrogeologico dei luoghi in cui insistono; da questa tragedia si dovrà uscire con un progetto complessivo capace anche di dare ai cittadini alternative valide all'automobile, con servizi di trasporto pubblico, efficienti e accessibili a tutti. Oggi queste condizioni mancano, anzi in questi anni sono stati ridotti i treni regionali (- 8 per cento dal 2010) mentre sono aumentate le tariffe per i pendolari del 49 per cento, nonostante il servizio non sia cresciuto nelle stesse proporzioni; in particolare per Genova, che oggi è una priorità, appare necessaria una legge speciale che affronti strutturalmente tutte le criticità con uno stanziamento di risorse adeguato, per: a) realizzare in tempi brevi la ricostruzione del viadotto, individuando, tenuto conto del Codice degli appalti, il soggetto che deve realizzare l'opera; b) sostenere le imprese, in particolare piccole e medie che stanno rischiando una grave crisi che può comportare la perdita di numerosi posti di lavoro; c) assumere misure di sostegno alle famiglie sfollate per la sostituzione dell'abitazione, prevedendo anche la realizzazione di edifici per la destinazione definitiva delle famiglie che non individuassero una soluzione abitativa autonomamente; d) intervenire nei confronti degli istituti di credito con i quali le famiglie che sono state costrette ad abbandonare le abitazioni, con in corso mutui, al fine di applicare la remissione unilaterale dei mutui prima casa relativi agli immobili soggetti ad abbattimento; e) assicurare la continuità didattica agli studenti sfollati e a quelli che, a causa del blocco della viabilità nella Valpolcevera, potrebbero vedere compromesso il diritto allo studio; f) ripristinare ed attuare un sistema integrato di trasporti regionale e interregionale che garantisca la mobilità ai cittadini liguri; g) a realizzare interventi efficaci e strutturali sul territorio che affrontino il grave dissesto idrogeologico che interessa il Comune di Genova e la Liguria, impegna il Governo: 1) ad assumere prioritariamente tutte le iniziative e individuare le risorse economiche per procedere alla ricostruzione del Ponte sul viadotto Polcevera, dell'autostrada A10, individuando in tempi brevi anche in deroga alle normative vigenti, il soggetto attuatore e tempi certi nella, realizzazione dell'opera nonché le modalità di verifica e controllo nella realizzazione dell'opera; 2) ad assumere iniziative volte all'approvazione di una legge speciale per Genova che affronti strutturalmente tutte le criticità tra le quali quelle indicate in premessa, individuando risorse certe, congrue e stabili nel tempo per attuarla, istituendo presso il Ministero dello sviluppo economico una unità di crisi dedicata; 3) alla revoca della concessione in essere stante la portata catastrofica dell'evento, ferme restando le necessarie verifiche giuridiche; 4) a procedere al superamento del modello di concessione della rete autostradale con un progressivo passaggio a modelli di gestione pubblica; 5) a rendere concrete in tempi rapidi forme efficaci, con adeguate risorse umane, strumentali ed economiche, le attività di controllo e verifica delle manutenzioni previste dalle attuali concessioni in essere sull'intera rete autostradale italiana; 6) ad attuare, con urgenza, le procedure necessarie al fine di modificare, per evidenti ragioni di interesse pubblico, le clausole risarcitorie, eventualmente previste, nelle convenzioni contrattuali in essere che prevedano un inaccettabile beneficio a vantaggio dei gestori privati, in caso di revoca delle concessioni per grave inadempimento; 7) ad affidare i compiti di regolazione e controllo su investimenti previsti e sicurezza ad una agenzia ad hoc da istituire; 8) ad affidare anche per le concessioni in essere alla data del 31 dicembre 2012, la valutazione dei piani economico-finanziari e la regolazione tariffaria all'Autorità di regolazione dei trasporti, nonché a presentare immediatamente iniziative normative urgenti su tale secondo ambito di regolazione e vigilanza; 9) a prevedere un piano nazionale di intesa con le regioni dell'intera rete autostradale, previa una mappatura delle criticità aggiornata periodicamente, sostenendo tale attività da parte di regioni e comuni con risorse economiche, strumentazione idonea e qualificazione del personale, al fine del non ripetersi dei crolli di viadotti come quelli che hanno interessato l'intero territorio nazionale negli ultimi anni; 10) a prevedere per Genova investimenti finalizzati al potenziamento del nodo ferroviario che consenta a merci e passeggeri, in territorio denso e congestionato, una mobilità sostenibile; 11) a prevedere l'aggiornamento del Piano generale dei trasporti e della logistica, in cui far rientrare una coerente politica delle regole delle infrastrutture e dei servizi di mobilità sostenibile nel nostro Paese. (6-00016) « Fornaro , Bersani , Boldrini , Conte , Epifani , Fassina , Fratoianni , Muroni , Occhionero , Palazzotto , Pastorino , Rostan , Speranza , Stumpo ».