Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00394 presentata da FRAGOMELI GIAN MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 11/09/2018
Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-00394 presentato da FRAGOMELI Gian Mario testo presentato Martedì 11 settembre 2018 modificato Mercoledì 19 settembre 2018, seduta n. 47 FRAGOMELI , FREGOLENT , DEL BARBA . — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: nell'ultimo decennio il servizio idrico integrato è stato oggetto di profondi mutamenti normativi relativi alla sua gestione, per effetto sia di interventi legislativi sia del referendum del 2011; a seguito della citata pronuncia popolare, che ha sancito che l'acqua è un bene pubblico, è stata abrogata la disciplina vigente nella parte in cui riconosceva nella tariffa del sistema idrico integrato la remunerazione del capitale investito secondo un tasso di rendimento prestabilito e, considerando il venir meno del quadro normativo nazionale, si è tornati alla disciplina comunitaria in tema di «servizi di interesse economico generale», con la facoltà per tutti gli enti locali di utilizzare proprie strutture per la gestione dei servizi pubblici locali, consentendo all'autorità pubblica di decidere di erogare in proprio i servizi, in un'ottica di riduzione dei costi e delle tariffe, oppure di affidarli ad altri soggetti, pubblici o privati; l'articolo 49 del decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507, nel disciplinare i casi di esenzione dal pagamento della tassa di occupazione degli spazi ed aree pubbliche (Tosap), ne prevede tra l'altro l'esonero per occupazione da parte del comune e loro consorzi; dal 1993 il legislatore è più volte intervenuto sulla disciplina dei consorzi; in particolare, l'articolo 35 della legge 28 dicembre 2001, n. 448 ha imposto agli enti locali la trasformazione di quelli che gestivano servizi pubblici di rilevanza industriale in società di capitali, mentre con l'articolo 2, comma 186, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 si è imposta la soppressione dei consorzi di funzioni tra enti locali, prevedendo la successione dei comuni in tutti i rapporti giuridici e ad ogni altro effetto; la giurisprudenza (Corte di Cassazione sez. V, civ. trib. sentenza 30 maggio 2000, n. 7197) ha stabilito che le occupazioni di suolo pubblico fatte da imprese appaltatrici di lavori pubblici sono esenti dalla tassa Tosap senza alcun limite e tale esenzione spetta anche in caso di lavori privati su immobili privati finanziati dallo Stato o da enti pubblici –: se non ritenga utile assumere iniziative per esplicitare che l'esenzione dalla Tosap sia applicabile anche per l'occupazione di suolo pubblico da parte di società a capitale interamente pubblico che svolgono servizi pubblici per opere di manutenzione, mantenendo la società in house il carattere pubblicistico come i consorzi già esonerati dall'imposta ai sensi dell'articolo 49 del decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507. (5-00394)