Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01210 presentata da ZANICHELLI DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 26/09/2018
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01210 presentato da ZANICHELLI Davide testo presentato Mercoledì 26 settembre 2018 modificato Mercoledì 3 ottobre 2018, seduta n. 55 ZANICHELLI , PARENTELA . — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo . — Per sapere – premesso che: le produzioni vitivinicole Dop e Igp del nostro Paese rappresentano una grande ricchezza di qualità e di biodiversità; secondo l'articolo del Sole 24 Ore del 31 agosto 2018 l'Italia è tornata a essere leader mondiale nella produzione di vino, scavalcando in questo modo la leadership francese; si stima, infatti, che la produzione nazionale per il 2018 ammonterà a circa 55,8 milioni di ettolitri di vino (il 21 per cento rispetto al 2017); incrementi a doppia cifra si registrano in molte regioni d'Italia. Complessivamente, i volumi attesi dovrebbero essere maggiorati del 20 per cento rispetto all'anno precedente; il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha firmato il 30 luglio 2018 il decreto di nomina per il prossimo triennio del Comitato nazionale vini Dop e Igp, un organo del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo che ha la competenza consultiva e propositiva in materia di tutela e valorizzazione qualitativa e commerciale dei vini Dop e Igp; i disciplinari di produzione dei vini (che corrisponde alla prescrizione che disciplina l'ottenimento di un prodotto agricolo o alimentare, ossia la norma di legge che definisce i requisiti produttivi e commerciali di un prodotto a Dop o Igp o Deco o Stg) identificano, tra gli altri, le zone di produzione delle uve destinate alla vinificazione e i vitigni di ciascun « terroir »; il rispetto di tali disciplinari di produzione è una garanzia per i consumatori sia in termini di processi produttivi che di qualità dei prodotti ottenuti; è ricorrente la prassi, specie per i vini di più largo consumo, di utilizzare uve non previste dai disciplinari, acquistate illegalmente in regioni d'Italia e poi vinificate frodando i consumatori; tale pratica illegale comporta un grave turbamento del prezzo di mercato delle uve destinate alla vinificazione, con significative ricadute sul reddito dei viticoltori; l'uso di uve acquistate illegalmente spesso sfugge ai controlli sanitari, con grave rischio per i consumatori; annualmente gli organi di stampa riportano notizie su questa prassi illecita con il risultato che, nonostante i controlli effettuati dalle autorità preposte, sola una piccolissima parte del fenomeno viene portata alla luce –: se il Ministro interrogato intenda adottare iniziativa per porre un nuovo piano di controlli e/o incrementare il personale preposto ai controlli medesimi, nonché attivare nuovi sistemi produttivi che impediscano o limitino il proseguimento di questa pratica illegale, al fine di migliorare le produzioni e assicurare il rispetto dei disciplinari di produzioni; se intenda adottare iniziative per potenziare l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari per attuare una più puntuale ed efficace repressione di questo fenomeno. (4-01210)