Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA URGENTE 2/00147 presentata da RUGGIERO FRANCESCA ANNA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 16/10/2018
Atto Camera Interpellanza urgente 2-00147 presentato da RUGGIERO Francesca Anna testo presentato Martedì 16 ottobre 2018 modificato Mercoledì 17 ottobre 2018, seduta n. 65 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze , per sapere – premesso che: Banca Popolare di Bari e Banca Carige hanno assunto da oltre un anno diverse misure al fine di raggiungere una maggiore patrimonializzazione; recenti notizie di stampa – il Sole24Ore del 5 ottobre – segnalano provvedimenti della Consob – approvati a metà settembre – con sanzioni pecuniarie amministrative a carico dei vertici della Banca Popolare di Bari per violazioni relative ad eventi tra il 2014 e il 2016; le violazioni riguardano: le modalità di determinazione del prezzo degli aumenti di capitale tra il 2014 e il 2015 e omissioni di informazioni relative a tali modalità nei prospetti informativi; irregolarità nella profilatura dei clienti, ai quali sono stati venduti strumenti altamente rischiosi nonostante la bassa propensione al rischio; gravi ritardi ed errori nella gestione degli ordini di vendita dei titoli della Banca, il cui inserimento tardivo non ha consentito di rispettare la sequenza temporale di arrivo degli ordini; i risparmiatori che detengono azioni della Banca Popolare di Bari stanno tentando di realizzare lo smobilizzo del loro investimento senza alcun risultato; secondo notizie di stampa ( Il Fatto Quotidiano del 16 marzo 2018) la Banca Popolare di Bari è stata oggetto di indagine per truffa, ostacolo alla vigilanza, falso in bilancio e maltrattamenti; il tribunale di Bari ha archiviato l'indagine relativa alla presunta esistenza di un'associazione per delinquere finalizzata a truffare i correntisti; la richiesta di archiviazione è stata motivata dall'assenza di una regia comune che avesse pianificato le condotte illecite contestate, conclusione accolta dal Gip Pellecchia; sono rimasti in piedi, tuttavia, altri filoni d'indagine; tra gli indagati ci sono il responsabile della linea contabilità e bilancio, il dirigente dell'ufficio rischi, il presidente, l'allora direttore generale; i fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2013 e il 2016; il sospetto degli inquirenti baresi è che la banca abbia comunicato alla Consob bilanci non veritieri e poco chiari, soprattutto con riferimento alla qualità dei crediti; oggi il continuo deprezzamento delle azioni rileva una quotazione inferiore a 3,00 euro; il fermo rifiuto opposto dalla banca alle richieste dei soci di liquidazione delle quote e di conoscere il valore effettivo del loro investimento, al momento dell'eventuale realizzo, ha portato ad azioni legali di singoli gruppi o per tramite di associazioni di consumatori; le iniziative promosse presso l'Arbitro per le controversie finanziarie (ACF) presso Consob hanno portato a decisioni orientate al risarcimento degli azionisti perché questi non erano in grado di percepire l'alta rischiosità dell'investimento; eventuali procedimenti giudiziari di condanna della banca a risarcimenti, farebbero emergere una situazione di insolvenza tale da generare il tracollo dell'istituto; appare auspicabile sostenere e rafforzare la redditività della banca al fine di risarcire taluni investitori e convincere altri a mantenere gli investimenti; anche per Banca Carige, per cause diverse dalla Banca di Bari, si rileva una situazione altrettanto critica; la procura muove l'ipotesi di reato contro ignoti per abuso di mercato; a giudizio degli interpellanti i sospetti sulla condizione patrimoniale e reddituale sembrano confermati da una lettera della BCE resa nota dalla banca stessa dove la Banca centrale – rilevando delle irregolarità sul capitale – chiede un nuovo piano di rafforzamento entro la fine di novembre, indicando come necessaria anche un'aggregazione; il sito Finanza OnLine , il 24 luglio 2018, segnala in banca Carige anche un conflitto nel management che ha portato alle dimissioni prima del presidente e poi del suo vice insieme ad altri due consiglieri in disaccordo con l'amministratore delegato; la Guardia di finanza ha notificato alla direzione della banca un atto della procura con la richiesta di acquisizione delle lettere inviate dagli organi di vigilanza della Bce e della documentazione relativa alle sedute del consiglio di amministrazione e delle assemblee degli azionisti; i fatti suesposti dimostrano evidenti difficoltà di coordinamento e di controllo da parte degli organi di vigilanza, in primis Banca d'Italia e in secondo luogo Consob; urgente appare rendere cogenti gli obblighi relativi alla trasparenza contabile e alla comunicazione tempestiva dei tempi e dei contenuti delle attività di deprezzamento e svalutazione delle azioni, essenziale per stabilire il valore dell'azione al momento della richiesta di smobilizzo da parte dei singoli soci; si rileva assenza di controlli e accertamenti sulla condotta dei funzionari bancari in merito all'assegnazione di un corretto profilo bancario dell'investitore, anche al fine di distinguere il vero truffato dall'operatore finanziario disposto ad accollarsi il rischio; ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 3, della direttiva 2014/49/UE, gli SGD – i Sistemi di garanzia dei depositi – possono essere considerati misure alternative volte a evitare il fallimento di un ente creditizio, se vengono soddisfatte determinate condizioni; la direttiva 2014/59/UE, all'articolo 32, paragrafo 4, prevede che al fine di evitare o rimediare a una grave perturbazione dell'economia e preservare la stabilità finanziaria, è possibile ricorrere ad un sostegno finanziario pubblico straordinario, se vengono soddisfatte determinate condizioni –: in considerazione delle iniziative assunte nelle recenti liquidazioni coatte amministrative di istituti di credito ed in particolar modo delle trasformazioni operate, anche per legge, nell'assetto societario di tali banche, quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere, nel rispetto dell'articolo 47 della Costituzione, in relazione ai casi in premessa, intervenendo con urgenza a tutela dei risparmiatori e degli investitori truffati e valutando altresì l'opportunità di ricorrere, in via preventiva, ai fondi di garanzia dei depositi di cui all'articolo 11, paragrafo 3, della direttiva 2014/49/UE o al sostegno finanziario pubblico straordinario a norma dell'articolo 32, paragrafo 4, della direttiva 2014/59/UE. (2-00147) « Ruggiero , D'Uva , Angiola , Vianello , Macina , Nitti , Ermellino , Raduzzi , Giuliodori , Caso , Aprile , Grimaldi , Zanichelli , Martinciglio , Faro , Maniero , Masi , Currò , Cancelleri , Giannone , Migliorino , Trano , Cabras , Zennaro , Ruocco , Palmisano , De Lorenzis , Donno , D'Ambrosio , Battelli , Rizzone , Traversi , Volpi , Lattanzio ».