Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00241 presentata da FORNARO FEDERICO (LIBERI E UGUALI) in data 24/01/2019
Atto Camera Interpellanza 2-00241 presentato da FORNARO Federico testo di Giovedì 24 gennaio 2019, seduta n. 113 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale , per sapere – premesso che: le popolazioni curde della Siria settentrionale sono state in prima fila e determinanti, con le loro milizie YPG (Unità di protezione popolare) e YPJ (Unità di protezione delle donne), nella sconfitta delle milizie di Daesh; il popolo curdo ha costruito nei territori della Siria settentrionale sotto il suo controllo un sistema di governo democratico; il territorio curdo della Siria del nord, conosciuto come Federazione democratica della Siria del nord o Federazione democratica del Rojava, è retto da un sistema democratico parlamentare, fondato sul pluralismo politico e sul decentramento amministrativo che garantisce pari diritti alle diverse etnie presenti (curdi, arabi, assiri e turkmeni) e alle minoranze religiose (cristiani, yazidi, alevi), ponendosi come l'unica alternativa democratica in Siria tra il regime di Assad e le forze di ispirazione integralista islamica; la presenza delle forze militari degli Stati Uniti d'America ha garantito protezione ai curdi siriani; il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato il ritiro delle forze americane dalla Siria e in questi giorni stanno iniziando le operazioni di ritiro dei soldati statunitensi dalla Siria settentrionale e orientale; già da gennaio 2018 le forze armate turche hanno avviato l'operazione militare denominata «Ramoscello d'ulivo» nel distretto di Afrin, nel governatorato di Aleppo, con lo scopo di dividere il territorio della Federazione democratica della Siria del nord, provocando una grave emergenza umanitaria, e con l'intento di preparare un più massiccio intervento contro i territori sotto il controllo curdo; il ritiro delle forze armate americane esporrà i curdi alla minaccia militare dell'esercito turco e già oggi sono presenti, accanto ai militari turchi, forze di ispirazione jihadista ed ex combattenti di Daesh; la sconfitta dei curdi siriani aprirebbe la strada a una più ampia crisi che rischierebbe di coinvolgere il Kurdistan iracheno, aggravare la tensione nelle aree della Turchia a maggioranza curda, ridare spazio e forza alle milizie jihadiste, oltre a porre fine alla sola esperienza di governo democratica di quell'area –: se il Governo intenda attivarsi presso tutte le sedi internazionali affinché si risolva la crisi umanitaria in atto connessa all'attacco militare turco nella zona di Afrin; se il Governo intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, affinché si impedisca l'estensione dell'azione militare verso gli altri cantoni curdi della Siria settentrionale; se il Governo intenda adottare iniziative affinché l'Onu intervenga per una stabilizzazione dell'area che metta fine al conflitto armato, dia sollievo alle popolazioni locali e favorisca il mantenimento di forme di governo democratiche. (2-00241) « Fornaro , Boldrini ».