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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00577 presentata da MANCINI CLAUDIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 01/03/2019

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00577 presentato da MANCINI Claudio testo di Venerdì 1 marzo 2019, seduta n. 135 MANCINI . — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: dagli organi di stampa si è appreso che l'Azienda municipale ambiente S.p.A. – di seguito denominata – Ama, si trova in una difficile situazione finanziaria e gestionale a causa della mancata approvazione del progetto di bilancio di esercizio dell'anno 2017; il collegio dei sindaci di Ama, composto da Mauro Lonardo, Aldo Atanasio e Eleonora di Giulio, ha presentato al Consiglio di amministrazione osservazioni e rilevi tali da giustificare un parere negativo; dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall'allora amministratore delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani, si è appreso che il collegio dei sindaci sarebbe decaduto; e la bocciatura del bilancio sarebbe quindi nulla in quanto espressione di un organo societario privo ai poteri; ed infatti, l'attuale collegio sindacale di Ama e stato nominato con ordinanza del sindaco di Roma del 1° luglio 2015, e poi confermato nel 2016 e 2017; ai sensi dell'articolo 2449 codice civile, «i sindaci, ovvero i componenti del consiglio di sorveglianza, restano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della loro carica»; in data 27 settembre 2018 si è tenuta la prima assemblea dei soci di Ama per l'approvazione del bilancio di esercizio 2017. Il collegio dei sindaci quindi, da quella data doveva considerarsi dimissionario; dal combinato disposto delle disposizioni del decreto-legge n. 293 del 1994 convertito poi con legge n. 444 del 1994 e del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica decreto legislativo n. 175 del 2016, si evince che la proroga degli organismi di amministrazione e di controllo delle società in house non rinnovati entro la loro scadenza è di un massimo di 45 giorni periodo in cui possono essere compiuti solo atti ordinari o straordinari ampiamente motivati. Allo scadere dei 45 giorni di proroga ogni atto emanato dal collegio dei sindaci deve essere considerato nullo; la normativa trova applicazione solo se la nomina dei membri degli organi di amministrazione e di controllo avvenga direttamente dallo Stato o dagli enti pubblici; in questo senso Ama è una società interamente partecipata da Roma Capitale e lo statuto della Società (articolo 23) attribuisce a Roma Capitale la competenza e il potere di nominare e revocare amministratori e sindaci; la sindaca di Roma Virginia Raggi non ha, pertanto, provveduto alla nomina dei nuovi membri del collegio sindacale alla data del 27 settembre 2018 o, al più tardi, entro i successivi 45 giorni di proroga, e cioè alla data dell'11 novembre 2018; il parere (negativo) al progetto di bilancio di esercizio 2017 prova, peraltro, che il collegio dei sindaci, ben oltre i 45 giorni di prorogatio , non si sia limitato agli atti di ordinaria amministrazione, ma continui a svolgere pienamente la propria funzione; il decreto-legge n. 293 del 1994, convertito con legge n. 444 del 1994, in merito alla mancata nomina degli organismi di amministrazione di controllo nei termini ex lege , prevede la responsabilità per danni subiti dall'ente derivanti da tale inerzia, «fatta salva in ogni caso la responsabilità penale individuale nella condotta omissiva»; la situazione sopra evidenziata e, in particolare, i comportamenti attivi e omissivi della sindaca di Roma Virginia Raggi e del collegio sindacale di Ama, attualmente in carica, oltre ad essere rilevanti e di dubbia legittimità stanno costituendo un gravissimo nocumento per la società Ama e per i cittadini di Roma, nonché per l'immagine della Capitale –: se il Presidente del Consiglio dei Ministri sia a conoscenza dei fatti in premessa; se e quali iniziative di competenza si intendano intraprendere, anche ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo n. 175 del 2016, a fronte di una situazione che evidentemente palesa, a parere dell'interrogante, il mancato rispetto della normativa vigente per più profili sia da parte del comune di Roma che della società AMA dallo stesso totalmente partecipata. (3-00577)