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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00320 presentata da SPENA MARIA (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 26/03/2019

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00320 presentato da SPENA Maria testo presentato Martedì 26 marzo 2019 modificato Venerdì 29 marzo 2019, seduta n. 152 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti , per sapere – premesso che: l'Azienda per i trasporti autoferrotranviari del comune (Atac) è l'azienda pubblica concessionaria del trasporto pubblico del comune di Roma; nel mese di ottobre 2018 una delle scale mobili della fermata della metropolitana di Roma Repubblica è crollata. Da quella data la fermata della linea A è rimasta chiusa all'accesso e il treno non opera fermate; successivamente, nel corso dei mesi anche la fermata Barberini, sulla medesima linea, è stata chiusa a periodi alterni senza alcuna informazione specifica da parte dell'amministrazione, ma secondo alcune ricostruzioni si sarebbe trattato di chiusure per via di verifiche di sicurezza; ai disagi per la mobilità urbana già registratisi nel corso di questi mesi per la chiusura della fermata Repubblica se ne sono aggiunti ulteriori a partire dal 21 marzo 2019 dopo un nuovo incidente con le scale mobili della fermata Barberini. Da quella data, oltre alla chiusura delle fermate Repubblica e Barberini, l'amministrazione comunale ha provveduto anche alla chiusura della fermata Spagna, segnando così l'inutilizzo di un importante tratto della linea A della metropolitana di Roma; il trasporto pubblico nella Capitale si appoggia, tra le altre, su tre linee metropolitane ipogee: la linea A, la linea B e la linea C. Dalla linea B si estende poi il tronco B1 di recente realizzazione. Le linee storiche sono la A e la B che, collegando rispettivamente la zona nord-ovest con la zona sud-est e la zona sud con la zona nord-est, attraversano di fatto la città incrociandosi in corrispondenza della stazione ferroviaria di Termini; le tre fermate della linea A si trovano in una zona assai strategica e centrale della città, la cui chiusura improvvisa e progressiva sta comportando un impatto altamente negativo in primo luogo sulla vita dei cittadini e dei residenti che quotidianamente devono spostarsi nel tragitto casa-lavoro e casa-scuola, nonché sui turisti in visita nella Capitale che devono far fronte ad una mobilità già normalmente difficoltosa e disagevole e, in fine, sugli esercizi commerciali presenti nel vasto perimetro delle aree non più raggiungibili con la linea metropolitana, che hanno chiaramente registrato un netto calo dei flussi di vendita; il disagio in termini di mobilità è ulteriormente accresciuto dal fatto che le tre fermate insistono in una zona a traffico limitato, il cui accesso è sostanzialmente favorito dal ricorso a mezzi di trasporto pubblico che non risentono del traffico come appunto la metropolitana, mentre appare evidentemente più complicato se si ricorre al trasporto pubblico su gomma per i ben noti ritardi, mancanza di posti a disposizione, scomodità, e altro; risulta altresì agli interpellanti che l'amministrazione comunale non ha provveduto ad un adeguato potenziamento dei servizi di trasporto pubblico locale; il 25 marzo 2019 il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha informato della rescissione da parte di Atac del contratto con il fornitore della manutenzione degli impianti nelle stazioni della metropolitana «per gravi e inconfutabili ragioni», definendolo altresì «Un atto dovuto, necessario. Chi è responsabile deve pagare. Continueremo a vigilare l’ iter passo dopo passo»; appare evidente che il monitoraggio eventualmente messo in atto nel corso degli ultimi mesi da parte dell'amministrazione comunale non abbia prodotto particolari risultati, considerato che, dopo il primo incidente dell'ottobre 2018 alla fermata Barberini, si è registrato un progressivo isolamento del centro storico di Roma attraverso chiusure straordinarie e prolungate delle fermate, con conseguenti disservizi e disagi, dovuti, a quanto risulta, a svariate ragioni, tra le quali la difficoltà a reperire i pezzi di ricambio per le riparazioni e la messa in sicurezza delle scali mobili e ritardi nei tempi di consegna delle stesse parti di ricambio e di svolgimento dei lavori; è evidente come nella Capitale i residenti, i cittadini, i turisti e in generale ogni utente dei servizi di trasporto pubblico corrano quotidianamente potenziali e preoccupanti rischi per la propria sicurezza e incolumità, oltre ad un sostanziale restringimento del diritto alla mobilità, quanto meno di una parte consistente di quanti vivono, lavorano e studiano a Roma; in materia di sicurezza dei sistemi a impianti fissi per il trasporto di massa, incluse le metropolitane, specifiche competenze sono attribuite al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che le esercita tramite gli Uffici speciali trasporti a impianti fissi (Ustif), i quali si occupano, tra l'altro, dell'esame tecnico dei progetti e del nulla osta di sicurezza, con la facoltà di effettuare visite e verifiche tecniche; sarebbe a questo punto necessario, oltre che opportuno, che il Governo, svolgesse attentamente gli approfondimenti del caso al fine di fornire al Parlamento ogni utile informazione –: se e quali iniziative di competenza il Ministro interpellato abbia assunto a seguito della chiusura della fermata della metropolitana di Roma Repubblica, considerata anche l'estrema attenzione mediatica rivolta alla vicenda e, in caso contrario, per quali ragioni tali iniziative non siano state assunte; se il Ministro interpellato non intenda, nell'ambito delle proprie competenze, promuovere iniziative urgenti volte a favorire l'avvio immediato dei necessari lavori per il ripristino della regolare erogazione dei servizi di trasporto pubblico e la riapertura delle fermate della linea A della metropolitana di Roma, anche in deroga, senza attendere eventuali nuove procedure di gara da parte dell'amministrazione comunale e di Atac, al fine di tutelare la sicurezza degli utenti, dei cittadini, dei residenti e dei turisti, nonché per garantire l'effettivo godimento del diritto alla mobilità e limitare il pesante calo del volume degli affari degli esercizi commerciali di zona; se e quali iniziative il Ministro interpellato intenda intraprendere per acquisire elementi circa la gestione della rete di trasporto pubblico della città di Roma, circa i relativi disagi e disservizi, circa le mancate opere e i mancati lavori previsti per ripristinare il regolare servizio di trasporto pubblico, anche al fine di contribuire a chiarire le cause dei ritardi e dei disagi illustrati in premessa. (2-00320) « Spena , Angelucci , Barelli , Battilocchio , Calabria , Giacomoni , Marrocco , Polverini , Ruggieri , Baldelli , Martino , Rotondi , Aprea , Bagnasco , Baratto , Anna Lisa Baroni , Bendinelli , Benigni , Biancofiore , Bignami , Bond , Brambilla , Brunetta , Cannatelli , Caon , Cappellacci , Carfagna , Casciello , Cassinelli , Cattaneo , Cortelazzo ».