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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00901 presentata da LOLLOBRIGIDA FRANCESCO (FRATELLI D'ITALIA) in data 23/07/2019

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00901 presentato da LOLLOBRIGIDA Francesco testo presentato Martedì 23 luglio 2019 modificato Mercoledì 24 luglio 2019, seduta n. 214 LOLLOBRIGIDA , MELONI , ACQUAROLI , BALDINI , BELLUCCI , BUCALO , BUTTI , CAIATA , CARETTA , CIABURRO , CIRIELLI , LUCA DE CARLO , DEIDDA , DELMASTRO DELLE VEDOVE , DONZELLI , FERRO , FOTI , FRASSINETTI , GEMMATO , LUCASELLI , MANTOVANI , MASCHIO , MOLLICONE , MONTARULI , OSNATO , PRISCO , RAMPELLI , RIZZETTO , ROTELLI , SILVESTRONI , TRANCASSINI , VARCHI e ZUCCONI . — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che: i commi da 2 a 5 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2019, legge 30 dicembre 2018, n.145, prevedono la sterilizzazione degli aumenti delle aliquote Iva, le cosiddette clausole di salvaguardia per l'anno 2019; per gli anni successivi si prevede, invece, la conferma dal 2020 dell'aumento dell'Iva ridotta dal 10 al 13 per cento e un aumento di 0,3 punti percentuali per il 2020 e di 1,5 punti percentuali a decorrere dal 2021, fino a elevare l'Iva ordinaria al 26,5 per cento e analoga rimodulazione in aumento è prevista anche per le accise; il meccanismo delle clausole di salvaguardia, adottato dall'Italia come unico caso in Europa, prevede un aumento automatico dell'Iva qualora non si riesca a trovare le coperture per tenere i conti pubblici in regola con i vincoli di bilancio derivanti proprio dall'Unione europea; la sterilizzazione operata dalla legge n.145 del 2018 è stata di fatto resa possibile mediante la conferma di uno stanziamento di 12,5 miliardi di euro in deficit, ma per i prossimi due anni l'Unione europea ha chiesto all'Italia 13,1 miliardi di euro in più, a garanzia del finanziamento del reddito di cittadinanza e di «quota 100»; nel biennio 2020-2021 il Governo dovrà, quindi, recuperare un totale di oltre 50 miliardi di euro, perché oltre ai 23,1 miliardi di euro del 2020, dovrà trovarne altri 28,9 miliardi di euro entro il 2021 per evitare un ulteriore aumento dell'aliquota Iva intermedia dal 25,2 al 26,5 per cento; a poco più di due mesi dall'approvazione del disegno di legge di bilancio per il 2020 non è ancora chiaro quali intenzioni il Governo abbia in merito al previsto aumento dell'Iva e, in caso intenda disattivare le clausole ancora una volta, con quali risorse intenda coprire la spesa; l'impatto dell'aumento dell'Iva sui consumi avrà un effetto devastante, che l'Ufficio parlamentare di bilancio ha già quantificato in 0,3 punti percentuali di prodotto interno lordo all'anno –: quali siano le intenzioni del Governo in merito ai previsti aumenti dell'Iva e, se del caso, attraverso quali risorse di bilancio intenda evitarli. (3-00901)