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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03908 presentata da BERTI FRANCESCO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 05/05/2020

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03908 presentato da BERTI Francesco testo di Martedì 5 maggio 2020, seduta n. 334 BERTI , GALIZIA , BRUNO , DE GIORGI , DI LAURO , GIORDANO , GRILLO , IANARO , PAPIRO , PENNA , SCERRA , SPADONI , TORTO e LEDA VOLPI . — Al Ministro per gli affari europei . — Per sapere – premesso che: l'Unione europea ha tra le proprie fondamenta il mercato unico che ad oggi non ricomprende l'Unione fiscale: pertanto gli Stati membri possono attuare politiche di concorrenza fiscale, le quali impattano fortemente sulla responsabilità fiscale delle imprese a detrimento della fiscalità generale e quindi della capacità degli Stati di finanziare spesa pubblica e servizi; nelle raccomandazioni dell'Unione europea contenenti i pareri sul programma nazionale di riforma verso Olanda, Lussemburgo, Malta, Cipro, Irlanda, emerge dal 2017 il tema della pianificazione fiscale aggressiva strategica (ATP): l'elevato livello dei dividendi, degli interessi e delle royalty pagati in percentuale del prodotto interno lordo indica che le imprese impegnate nella ATP sfruttano la normativa tributaria per eludere l'imposizione fiscale. Tali transazioni, se non sono tassate neanche nella giurisdizione di riscossione, rappresentano una evasione fiscale; l'entità delle transazioni finanziare all'interno degli Stati dell'Unione e degli stessi gruppi di imprese ( holding ) è reso di ancora più difficile misurazione, poiché le società multinazionali non rendono pubblici i report stato per stato (CBCR), con impossibilità di valutare i dati di bilancio aggregati e facilitando il profit-shifting , stimato da alcuni economisti, in 6,35 miliardi di utili d'impresa trasferiti artificialmente in sei giurisdizioni a tassazione fiscale agevolata (Lussemburgo, Irlanda, Olanda, Belgio, Cipro, Malta); dal recente report della Tax Justice Network , a causa dell'attrazione delle multinazionali statunitensi operanti in Europa nei paradisi fiscali europei, ogni anno verrebbero persi 27 miliardi di dollari di mancati introiti fiscali nell'Unione europea, e le perdite maggiori risultano nei Paesi europei che in questo momento sono stati più colpiti dalla pandemia: l'Italia avrebbe perso 4 miliardi di dollari di imposte sulle società; la pandemia ha maggiormente evidenziato i gravi costi delle pianificazioni fiscali aggressive all'interno dell'Unione europea, in termini di profonda distorsione dell'architettura comunitaria che danneggia il nostro Paese – con perdite altissime in termini di entrate tributarie proprie dalle imprese – e impoverisce l'Unione –: in un periodo di emergenza come quello che l'Unione europea sta attraversando a causa dell'epidemia da Covid, se e con strumenti si ritenga di intervenire, nell'ambito dei negoziati in corso nell'Unione europea per elaborare la strategia comune di risposta all'emergenza epidemiologica, affinché le misure contemplino meccanismi per il superamento dell'attuale disomogeneità tra i regimi fiscali nazionali e la conseguente concorrenza fiscale aggressiva, al fine di contrastare gli effetti distorsivi arrecati al mercato unico e recuperare risorse per contrastare l'emergenza economico sociale in atto. (5-03908)