Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03890 presentata da BUTTI ALESSIO (FRATELLI D'ITALIA) in data 05/05/2020
Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-03890 presentato da BUTTI Alessio testo presentato Martedì 5 maggio 2020 modificato Giovedì 7 maggio 2020, seduta n. 336 BUTTI , OSNATO , DELMASTRO DELLE VEDOVE . — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che: la questione dei «frontalieri», decine di migliaia di italiani che ogni giorno da Lombardia (Como, Varese e Sondrio) e Piemonte (VCO) si recano in Svizzera a lavorare, dovrebbe essere nota al Governo; agli albori della pandemia da Covid-19, quando ancora le dogane tra Italia e Confederazione elvetica erano aperte e le autorità rossocrociate non avevano ancora assunto provvedimenti di carattere sanitario, il sottosegretario Scalfarotto aveva dato notizia di un non meglio precisato «contatto telefonico» con l'ambasciatrice svizzera a Roma; nessun effetto concreto sulla situazione dei frontalieri italiani, sia sanitaria che economico-occupazionale, aveva fatto seguito al citato contatto; successivamente anche la Confederazione elvetica aveva decretato qualcosa di simile al « lockdown », italiano, per effetto della quale le dogane erano state chiuse. La misura del lockdown è stata sospesa anticipatamente rispetto all'Italia, motivo per cui i frontalieri, almeno quelli che al momento non hanno perso il lavoro, hanno ricominciato a lavorare e quindi a varcare le poche dogane; anche il Ministro Di Maio ha pubblicamente dichiarato di essersi interessato alla vicenda e il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte avrebbe conversato con la presidente della Confederazione, proprio nei giorni scorsi, annunciando di aver parlato dei numerosi problemi che gravano sul settore del frontalierato; alcune dogane sono state riaperte, altre no. Ciò genera ore e chilometri di coda per i necessari controlli italiani e svizzeri comportando la necessità per i lavoratori coinvolti di partire con larghissimo anticipo da casa (per non accumulare ritardi sul posto di lavoro) e di fare rientro a casa molto più tardi del consueto –: quale sia l'orientamento del Ministro interrogato in merito a quanto esposto in premessa; per quale motivo siano ancora chiusi alcuni valichi doganali, ad esempio quello di Valmara e di Pizzamiglio-Maslianico, mentre altri sono stati riaperti, posto che sfugge agli interroganti l'aspetto organizzativo e logistico di tale decisione; per quale motivo l'Italia non abbia ancora richiesto ufficialmente alla Svizzera la riapertura di tutti i valichi doganali operativi prima dell'emergenza sanitaria; quali siano le tutele messe in campo dalle autorità italiane in merito alla sicurezza sanitaria dei nostri connazionali e alla questione occupazionale ed economica. (5-03890)