Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01552 presentata da BARTOLOZZI GIUSI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 19/05/2020
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01552 presentato da BARTOLOZZI Giusi testo presentato Martedì 19 maggio 2020 modificato Mercoledì 20 maggio 2020, seduta n. 343 BARTOLOZZI , PRESTIGIACOMO , SIRACUSANO e GERMANÀ . — Al Ministro per il sud e la coesione territoriale . — Per sapere – premesso che: nel Sud Italia gli effetti delle misure di contrasto alla pandemia sono pesantissimi e questa consapevolezza impone l'adozione di immediate misure di sostegno agli investimenti; dall'ultimo report Svimez emerge poi chiaramente che il Sud rischia di accusare una maggiore debolezza rispetto al Centro-Nord nella fase della ripresa, perché sconta inevitabilmente la precedente lunga crisi, prima recessiva, poi di sostanziale stagnazione, dalla quale non è mai riuscito a uscire del tutto; già dal rapporto Svimez del 2019 emergeva la riapertura del divario con il Centro-Nord, con particolare riferimento al crollo degli investimenti pubblici: nel 2018 la spesa in conto capitale è scesa al Sud da 10,4 a 10,3 miliardi di euro, nello stesso periodo al Centro-Nord è salita da 22,2 a 24,3 miliardi di euro. Al Sud sono scarsi i servizi a cittadini e imprese. La spesa pro capite delle amministrazioni pubbliche era pari nel 2017 a 11.309 euro nel Mezzogiorno e a 14.168 euro nel Centro-Nord: lo svantaggio meridionale è molto marcato per la spesa relativa a formazione, ricerca e sviluppo, cultura; la situazione è, oggi, aggravata dalla morfologia dell'economia meridionale (preminenza di servizi ed agricoltura, incidenza del sommerso, presenza di micro e piccole imprese con forte indebitamento e tassi elevati di incagli e sofferenze bancarie) e dai tempi, più lunghi, di reazione al lockdown ; il settore dove la disparità assume connotati più preoccupanti è, certamente, quello delle infrastrutture; due ponti, quello di Genova e quello d'Himera in Sicilia, rendono ancor più tangibile un divario che si sta trasformando in abisso; la ricostruzione del ponte genovese, il cui crollo è stato purtroppo segnato da 43 vittime innocenti, è divenuta esempio anche per i tempi nei quali è stata realizzata; del ponte sulla Palermo-Catania, la principale arteria viaria siciliana, per soli 250 metri si attende da 5 anni la ricostruzione, prevista per il 2018, che Anas non ha ancora terminato; un elemento di orgoglio ed uno di vergogna, pur se entrambi affidati allo Stato, simboli di un'odiosa contraddizione da risolvere; è ineludibile uno straordinario piano di ricostruzione nazionale che individui le opere strategiche nel Mezzogiorno da sottoporre ad un regime di accelerazione procedurale e finanziaria –: se ci sia un impegno fattivo volto ad individuare e reperire risorse per le grandi opere e i progetti in corso nel Mezzogiorno e se e come sia rispettata la clausola del 34 per cento in relazione agli 80 miliardi di euro di cui allo scostamento autorizzato dalle Camere. (3-01552)