Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01602 presentata da NUGNES PAOLA (LIBERI E UGUALI) in data 20/05/2020
Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-01602 presentata da PAOLA NUGNES mercoledì 20 maggio 2020, seduta n.219 NUGNES, LA MURA, FATTORI - Al Ministro dell'interno . - Premesso che: da quanto si è appreso attraverso i media il 2 maggio 2020 a Ravanusa (Agrigento) un uomo, Dario Musso, 33 anni, è stato fermato dai Carabinieri e dai Vigili urbani e alla presenza dei medici, il cui intervento era stato chiesto dalle forze dell'ordine, è stato gettato a terra, bloccato con le gambe sulla schiena, sedato e sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio (TSO), poi convalidato dal sindaco Carmelo D'Angelo. Sul prestampato della proposta di TSO i medici hanno scritto che l'uomo presentava "scompenso psichico e agitazione psicomotoria"; per quanto risulta agli interroganti, sembrerebbe che l'uomo andasse in giro con la sua auto a Ravanusa e con un megafono negasse l'esistenza della pandemia invitando le persone ad uscire di casa per ricominciare a vivere; dopo che la notizia coi relativi video delle fasi del fermo di Musso e di quando è stato immobilizzato, e poi l'audio della sua telefonata dall'ospedale di Canicattì ai familiari, in cui diceva di essere legato, sono rimbalzati su "Youtube" e sui social network , il Garante nazionale delle persone private della libertà ha chiesto una relazione d'informazione al sindaco e alle autorità sanitarie, relativamente alle modalità di attuazione e al successivo sviluppo di tale trattamento; una nota del garante dice: "Le immagini delineano una situazione quantomeno irrituale, essendo stata la persona atterrata prona sull'asfalto dagli agenti intervenuti, poi ammanettata e sedata in loco con una iniezione farmacologica"; il fratello di Dario, l'avvocato Lillo Musso, ha chiesto pubblicamente se "si può disporre un tso per un'opinione politica" e su "Facebook" ha raccontato di come il fratello fosse stato male al rientro a casa e di averlo visto urinare sangue, nonché delle difficoltà del padre ad ottenere la cartella clinica del fratello; il Garante nazionale ha chiesto informazioni sulle persone che hanno operato (il Corpo di appartenenza degli agenti e l'azienda sanitaria da cui gli operatori sanitari dipendono) e di conoscere gli elementi che hanno indotto all'avvio della procedura; gli estremi della convalida del provvedimento di TSO da parte del giudice tutelare; i tempi intercorsi tra la disposizione del TSO stesso e la sua convalida; la durata del trattamento; considerato che ascoltato l'audio della telefonata tra Musso e i propri congiunti il Garante ha richiesto un chiarimento all'autorità sanitaria sull'impiego della contenzione meccanica, le terapie in essere e le condizioni attuali della persona; la Procura di Agrigento, a seguito di questi fatti, ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per il presunto TSO arbitrario al quale sarebbe stato sottoposto Dario Musso. Secondo quanto si apprende, la Procura, guidata da Luigi Patronaggio, ha disposto l'acquisizione di documenti da parte dei Carabinieri; i pubblici ministeri agrigentini, nel fascicolo d'inchiesta a carico di ignoti, ipotizzano l'abuso d'ufficio, reati contro la libertà personale e lesioni; considerato altresì che: in Italia i trattamenti psichiatrici sono di norma volontari e l'unica eccezione è data dal trattamento sanitario obbligatorio, ovvero il ricovero coatto e forzato del paziente che presenta problemi psichiatrici che lo rendono potenzialmente pericoloso per se stesso e per la comunità, secondo la legge n. 833 del 1978, articoli da 33 a 35; il TSO è disposto dal sindaco del comune di residenza del malato o del comune ove egli si trovi, mediante ordinanza; il sindaco Carmelo D'Angelo, che a febbraio 2020 è stato rinviato a giudizio per abuso d'ufficio a seguito di denuncia querela sporta dal fratello di Dario, l'avvocato Lillo Musso, è colui il quale ha autorizzato sull'uomo un trattamento sanitario obbligatorio; Dario Musso aveva manifestato la sua opinione, nei limiti costituzionali, senza arrecare pregiudizio alcuno alla sicurezza; il trattamento sanitario obbligatorio, in ogni caso, va disposto sempre secondo l'articolo 32 della Costituzione, nel rispetto della dignità della persona e dei suoi diritti civili e politici; gli interroganti ritengono che tali atti siano altamente lesivi delle libertà personali e costituzionali e che occorra un intervento urgente da parte del Governo per porre fine sul nascere ad atteggiamenti di tale natura, verificatisi anche in altre città italiane, causando momenti di tensione tra cittadini e forze dell'ordine che hanno interpretato i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri in modo talvolta arbitrario, abusando del proprio potere. Come forse è accaduto a Salerno, dove, da quanto riportato dai quotidiani, il 15 maggio una donna senza mascherina rifiutatasi di seguire un vigile in centrale dopo che gli agenti municipali l'avevano invitata a dare le proprie generalità, strattonata, è caduta a terra, attirando l'attenzione dei presenti che si sono divisi urlando chi a difesa della donna, chi contro di lei; questi fatti si aggiungono a quelli già denunciati con atto ispettivo 3-01542 pubblicato il 5 maggio 2020, nel quale si chiedeva ragione della compressione ingiustificata di diritti fondamentali quali il diritto a manifestare e ad esprimere liberamente il proprio pensiero, anche durante questo periodo di emergenza e seppur con le precauzioni dovute, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti di Ravanusa e come intenda intervenire per far luce sull'operato di tutti i responsabili; quali iniziative urgenti intenda mettere in atto, per quanto di competenza, per tutelare il diritto di manifestazione del pensiero e per tutelare i cittadini attraverso precise indicazioni da dare alle forze dell'ordine, affinché questi facciano rispettare le misure per il contenimento del COVID-19 senza eccedere nei loro poteri e senza comprimere i diritti fondamenti riconosciuti ad ogni individuo e costituzionalmente garantiti. (3-01602)