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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06728 presentata da GIACHETTI ROBERTO (ITALIA VIVA) in data 03/09/2020

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-06728 presentato da GIACHETTI Roberto testo di Giovedì 3 settembre 2020, seduta n. 392 GIACHETTI . — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che: l'interrogante, insieme alla presidente di Nessuno Tocchi Caino Rita Bernardini, il 15 agosto 2020 ha visitato la casa di reclusione di Rebibbia, nell'ambito dell'iniziativa del Partito Radicale «ferragosto in carcere»; nonostante le difficoltà causate dalla prolungata e persistente emergenza Covid-19, è stato riscontrato un clima disteso dovuto innanzitutto alle notevoli capacità organizzative, di presenza e di dialogo della direttrice, dottoressa Nadia Cersosimo; un problema serio segnalato dalla popolazione detenuta riguarda i rapporti con la magistratura di sorveglianza che risponde tardivamente e spesso proprio non risponde alle istanze dei detenuti, in modo particolare, alle richieste di concessione dei giorni di liberazione anticipata previsti dall'articolo 54 dell'ordinamento penitenziario (legge n. 534 del 1975); i ritardi della concessione della liberazione anticipata possono compromettere l'accesso alle misure alternative e, nei casi più gravi, la legittima scarcerazione del detenuto; l'inefficienza del tribunale e degli uffici di sorveglianza di Roma, forse dovuta all'enorme carico di lavoro e alla carenza di personale soprattutto di tipo amministrativo, è stata segnalata all'onorevole Rita Bernardini anche da diversi detenuti della casa circondariale di Rebibbia del Nuovo Complesso attraverso email del servizio a disposizione dei reclusi «maidiremail»; analoghe problematiche sembrano riguardare gli uffici di sorveglianza di riferimento degli istituti penitenziari di Parma e di Milano-Opera; poiché lo sconto di pena di 45 giorni ogni semestre, concesso ai detenuti che abbiano tenuto un comportamento detentivo corretto e abbiano partecipato all'opera di rieducazione, raramente viene rigettato dagli uffici di sorveglianza, ad avviso dell'interrogante, potrebbero prevedersi meccanismi meno farraginosi e complessi che consentano di superare i ritardi dovuti all'enorme carico di lavoro dei magistrati di sorveglianza; per esempio, si potrebbe prevedere un meccanismo semi-automatico che investa la direzione del carcere la quale, in stretto contatto con i funzionari dell'area giuridico-pedagogica costantemente informati sulla condotta dei reclusi, potrebbe, in caso di assenza di rilievi disciplinari, concedere senz'altro il beneficio. Laddove, invece, sussistano a carico del detenuto richiami, rapporti o sanzioni comportamentali, la valutazione dell'istanza resterà di competenza del magistrato di sorveglianza cui spetterà valutare se la violazione riscontrata appaia di tale gravità da interrompere il percorso trattamentale e da comportare il diniego della liberazione anticipata –: se sia a conoscenza dei ritardi nella concessione del beneficio della liberazione anticipata da parte degli uffici di sorveglianza, in particolare di quelli segnalati in premessa; se sia stato fatto uno screening delle carenze di organico sia dei magistrati componenti gli uffici e i tribunali di sorveglianza, sia del personale amministrativo e logistico indispensabile per il funzionamento degli uffici e se intenda portarlo a conoscenza dell'interrogante; se sia stato fatto uno screening delle dotazioni logistiche degli uffici e dei tribunali di sorveglianza e se intenda portarlo a conoscenza dell'interrogante; quali iniziative intenda mettere in campo per superare le deficienze di organico e logistiche degli uffici e dei tribunali di sorveglianza; se siano allo studio eventuali iniziative normative per scongiurare i ritardi nella concessione del beneficio della liberazione anticipata. (4-06728)