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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01919 presentata da LOLLOBRIGIDA FRANCESCO (FRATELLI D'ITALIA) in data 17/11/2020

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01919 presentato da LOLLOBRIGIDA Francesco testo presentato Martedì 17 novembre 2020 modificato Mercoledì 18 novembre 2020, seduta n. 429 LOLLOBRIGIDA , MELONI , ALBANO , BELLUCCI , BIGNAMI , BUCALO , BUTTI , CAIATA , CARETTA , CIABURRO , CIRIELLI , DEIDDA , DELMASTRO DELLE VEDOVE , DONZELLI , FERRO , FOTI , FRASSINETTI , GALANTINO , GEMMATO , LUCASELLI , MANTOVANI , MASCHIO , MOLLICONE , MONTARULI , OSNATO , PRISCO , RAMPELLI , RIZZETTO , ROTELLI , SILVESTRONI , TRANCASSINI , VARCHI e ZUCCONI . — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che: un articolo del Sole 24 Ore del 17 novembre 2020 riporta l'allarme lanciato da Confesercenti, che rappresenta più di 350 mila piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi, dell'artigianato e della piccola industria, sul rischio di default per decine di migliaia di piccole e medie imprese che sarà determinato dall'entrata in vigore delle nuove regole europee in materia di classificazione dei debitori in default ; in assenza di una proroga temporale da parte dell'Unione europea, infatti, il prossimo 1 o gennaio entreranno in vigore i nuovi parametri, fissati dal Regolamento delegato (UE) 2018/171 della Commissione del 19 ottobre 2017, della soglia di rilevanza per il sistema bancario, rendendoli ancora più stringenti rispetto a quelli adottati in questi anni dalle banche italiane; di conseguenza le imprese, pur mantenendo invariata la situazione debitoria, potrebbero improvvisamente ritrovarsi in una condizione di default , posto che in base ai nuovi parametri sarà sufficiente un arretrato di novanta giorni relativamente a un importo superiore all'1 per cento dell'esposizione totale verso l'istituto di credito per classificare la stessa impresa come insolvente, che, quindi, potrà essere ritenuta tale anche a fronte di un debito molto esiguo; Confesercenti stima le piccole e medie imprese a rischio in quarantaduemila, un numero enorme che avrà conseguenze drammatiche anche in termini occupazionali; attualmente è prevista per il 30 gennaio 2021 la fine delle moratorie fiscali disposte per tamponare la crisi determinata dalla pandemia da Covid-19 e, stando alla denuncia di Confesercenti, la ripresa di quei versamenti sarà dirimente rispetto all'esposizione debitoria di un primo blocco di circa quindicimila aziende che sinora sono riuscite a mantenere i conti in equilibrio nonostante la crisi grazie proprio alla sospensione dei pagamenti; nonostante l'imminente entrata in vigore delle nuove norme il Governo non sembra essere impegnato nella ricerca di soluzioni che possano agevolare le imprese –: in che modo intenda intervenire, per quanto di competenza, e tenuto conto che della questione va investita anche l'Unione europea, rispetto alle problematiche sollevate in premessa e, in particolare, per sostenere le piccole e medie imprese, e, con esse, una parte fondamentale del tessuto produttivo nazionale. (3-01919)