Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07969 presentata da CONTE FEDERICO (LIBERI E UGUALI) in data 12/01/2021
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-07969 presentato da CONTE Federico testo di Martedì 12 gennaio 2021, seduta n. 449 CONTE e EPIFANI . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: l'emergenza economica legata alla pandemia, per il comparto del lavoro autonomo, ha determinato gravissimi contraccolpi; a fronte, infatti, di spese di esercizio della professione invariate, si è determinato spesso un crollo dei fatturati; in molti casi si è arrivati alla chiusura delle partite Iva, con un inevitabile aumento della disoccupazione o del lavoro nero; non sono esclusi da questa gravissima situazione i lavoratori iscritti agli ordini professionali e in particolare quelli che già prima della pandemia avevano grosse difficoltà e si collocavano nelle fasce reddituali più basse; per questi lavoratori non esistono ammortizzatori sociali e, dove non vi siano basi personali solide o sostegno familiare, lo scivolamento verso l'indigenza appare inevitabile; il Parlamento con la legge di bilancio 2021 ha istituito l'Iscro ovvero l'indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, una sorta di cassa integrazione dedicata ai lavoratori autonomi che si vengano a trovare in particolari situazioni di difficoltà; la misura è nata dalla considerazione che i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata sono tra i soggetti meno tutelati; l'Iscro viene istituita solo per il triennio 2021-2023, in forma sperimentale, e si rivolge esclusivamente ai professionisti e lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps che esercitano attività diverse dall'esercizio di imprese commerciali; vengono esclusi da tale misura i lavoratori autonomi ordinisti, cioè quelli iscritti agli ordini professionali, pari a 1.649.263 soggetti titolari di partite Iva; l'indennità di continuità reddituale prevista per gli autonomi non ordinisti presenta molti limiti, ma può essere considerata come un primo passo per la tutela di una categoria senza alcuna assistenza; anziché creare, però, un meccanismo universale, si è scelto di escludere dall'integrazione al reddito una categoria intera di lavoratori, quelli ordinistici, che non vivono una situazione migliore; è insediata presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali una commissione di studio che dovrà elaborare una proposta complessiva di riforma complessiva del sistema degli ammortizzatori sociali –: quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per includere anche i lavoratori autonomi iscritti agli ordini professionali in forme di sostegno al reddito in caso di difficoltà economica e se non intenda assumere iniziative specifiche per l'assistenza economica e lo sgravio contributivo per una categoria di lavoratori che è attualmente esclusa da ogni beneficio. (4-07969)