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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02030 presentata da LOLLOBRIGIDA FRANCESCO (FRATELLI D'ITALIA) in data 20/01/2021

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-02030 presentato da LOLLOBRIGIDA Francesco testo di Mercoledì 20 gennaio 2021, seduta n. 454 LOLLOBRIGIDA , MELONI , ALBANO , BELLUCCI , BIGNAMI , BUCALO , BUTTI , CAIATA , CARETTA , CIABURRO , CIRIELLI , DEIDDA , DELMASTRO DELLE VEDOVE , DONZELLI , FERRO , FOTI , FRASSINETTI , GALANTINO , GEMMATO , LUCASELLI , MANTOVANI , MASCHIO , MOLLICONE , MONTARULI , OSNATO , PRISCO , RAMPELLI , RIZZETTO , ROTELLI , SILVESTRONI , TRANCASSINI , VARCHI e ZUCCONI . — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo . — Per sapere – premesso che: lo studio condotto dall'Istituto nazionale ricerche turistiche con Unioncamere conferma che «il turismo è il comparto più colpito dalla crisi pandemica» e i dati allarmanti che riguardano il comparto: un calo di fatturato di 53 miliardi di euro nel 2020 e un nuovo anno che comincia già con una perdita stimata di ulteriori 8 miliardi di euro; quando nel mese di aprile 2020 Fratelli d'Italia ha interrogato il Ministro Franceschini in merito all'opportunità di dichiarare lo stato di crisi del turismo, lo stesso ha risposto che «alle imprese del settore del turismo non interessa né la dichiarazione simbolica dello stato di crisi, né il decreto del turismo ad hoc ; gli interessano le norme, le risorse e il modo di agevolare concretamente le loro difficoltà»; da allora sono passati nove mesi e il Governo non è riuscito secondo gli interroganti a fornire un aiuto concreto al comparto del turismo, varando norme confuse – e a volte addirittura inutili – e stanziando risorse del tutto insufficienti; anzi, al contrario ha continuato a frustrare gli sforzi delle categorie per poter lavorare in sicurezza, bocciando i protocolli elaborati e rimandando sine die le decisioni necessarie, come sta da ultimo accadendo con il settore del turismo invernale, che da solo vale miliardi di euro ogni anno e svolge un ruolo chiave nel sostenere l'economia di numerose regioni; a fronte della grave emergenza in cui versa il settore continua a non essere completato il consiglio d'amministrazione dell'Agenzia nazionale per il turismo Enit, riformato nella sua composizione dal «decreto rilancio», che fissava la data limite per l'effettuazione delle nuove nomine al mese di giugno 2020; l'inattività dell'organismo, che per compito istituzionale ha proprio quello di elaborare le azioni strategiche per valorizzare e – in questa fase – sostenere il turismo, è un ulteriore grave danno che si arreca a un settore che già è al collasso; negli ultimi mesi è emerso anche l'allarme circa le infiltrazioni della criminalità organizzata nel comparto del turismo, dove acquista le sempre più numerose attività in crisi a prezzi vantaggiosi, come dimostrano i dati dei cambi di proprietà di alberghi e di altri esercizi nei mesi della pandemia, soprattutto nella «fase due» –: per quale motivo non abbia rispettato i termini imposti con decreto-legge per la nomina del nuovo consiglio d'amministrazione dell'Enit. (3-02030) (Presentata il 19 gennaio 2021)