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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/01097 presentata da DEIDDA SALVATORE (FRATELLI D'ITALIA) in data 17/02/2021

Atto Camera Interpellanza 2-01097 presentato da DEIDDA Salvatore testo di Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, il Ministro dello sviluppo economico , per sapere – premesso che: Iveco – attualmente appartenente al gruppo industriale italo-statunitense Cnh Industrial N.V. – rappresenta un'azienda leader a livello internazionale nello sviluppo, nella produzione, nella vendita e nell'assistenza di una vasta gamma di veicoli industriali, leggeri, medi e pesanti, impiegando, in tale attività, 25.000 dipendenti, dislocati nei ventiquattro stabilimenti presenti in undici Paesi del mondo, compresa l'Italia; il 10 marzo 2020 è stata sottoscritta un'intesa tra Cnh industrial e le organizzazioni sindacali al fine di garantire la tenuta sociale, occupazionale e produttiva del ramo italiano, anche avuto riguardo alle società di Iveco e Fpt motori, mentre, di contro, recentissimamente, si è appreso dell'esistenza di una trattativa preliminare tra il citato gruppo industriale e il gruppo cinese Faw Jiefang, proprio con riferimento ad un'ipotetica cessione di Iveco, che, ovviamente, preoccupa per la tenuta dei livelli occupazionali, con, possibile, conseguente impoverimento del sistema produttivo italiano; da alcune fonti di stampa si è potuto apprendere che la trattativa con il citato gruppo cinese avrebbe ad oggetto: a) per un verso, la produzione degli autobus e dei camion di Iveco, in particolare, sia quelli prodotti nello stabilimento di Suzzara (Mantova), vale a dire, il Daily, sia quelli prodotti nello stabilimento di Brescia, vale a dire gli Eurocargo; b) , per un altro verso, la possibile acquisizione di una quota di Fpt industrial, divisione motori, presente a Torino e a Foggia; i lavoratori interessati impegnati nelle suindicate produzioni superano le 8000 unità, secondo la seguente suddivisione: 1.680 a Suzzara; 2.250 a Brescia; 2.450 a Torino e 1.700 a Foggia; tale piano, ad avviso degli interpellanti, sarebbe in contrasto con l'intendimento del Governo di rafforzamento del cosiddetto golden power , quale strumento di tutela dei settori strategici per il Paese, tra i quali sono ricompresi certamente i trasporti; come anche riconosciuto dall'amministratore delegato di Iveco defence, in occasione della sua audizione in IV Commissione (Difesa) della Camera, la citata società fornisce, da ottant'anni, alle Forze armate italiane protezione, sicurezza e mobilità per tutti gli operatori impegnati quotidianamente in contesti complicati, nelle zone più inospitali e pericolose della terra: collaborazione che interviene con grande passione, dedizione e, soprattutto, senso di responsabilità da parte della stessa società, la quale ha sempre cercato di venire incontro alle necessità ed esigenze della Difesa; in particolare, Iveco defence occupa, in Italia, circa un migliaio di persone, altamente qualificate e specializzate, investendo in tecnologia per la difesa tra il 6 e l'8 per cento dei ricavi annui; attività alla quale deve essere aggiunta quella degli oltre 350 fornitori presenti sul territorio italiano, i quali, gradualmente, negli anni, hanno adattato la loro rispettiva produzione agli standard richiesti dalle esigenze militari; la società ha diverse sedi in Italia: a) la sede principale di Bolzano, dove, in particolare, vengono prodotti i veicoli blindati 8x8, i Lince 4x4 e la maggior parte dei gruppi meccanici dei veicoli in dotazione alle Forze armate; b) la sede di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, dove si procede al taglio e alla saldatura dell'acciaio balistico; c) gli stabilimenti di Piacenza e Brescia, dove vengono prodotti i camion militari, cabine blindate e non blindate, sfruttando la sinergia con le linee di produzione dei veicoli civili; la Iveco rappresenta un'importate realtà del sistema industriale italiano, e, in particolare, la Iveco defence per il settore strategico della difesa nazionale; pertanto, appare necessario un immediato intervento al fine di evitare la cessione di tali società a gruppi integralmente stranieri, anche in ragione dell'importanza strategica per il sistema della difesa nazionale che, tra l'altro, non può certo essere sottoposto a condizionamenti e/o depotenziamenti, tantomeno derivanti da scelte di soggetti esteri –: se siano a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative di competenza intendano assumere al fine di tutelare e difendere la produzione di Iveco in Italia, e, in particolare, quella di Iveco defence. (2-01097) « Deidda , Galantino ».