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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05412 presentata da ZANICHELLI DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 03/03/2021

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05412 presentato da ZANICHELLI Davide testo di Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463 ZANICHELLI , MARTINCIGLIO , CHIAZZESE e CURRÒ . — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: l'articolo 1, commi 288-290, della legge di bilancio 2020, detta misure premiali per gli acquisti tramite l'utilizzo degli strumenti di pagamenti elettronici cosiddetto cashback , stabilendo il diritto al rimborso in denaro, alle condizioni e sulla base di criteri individuati da successive disposizioni attuative, mentre l'articolo 1, comma 1097, della successiva legge di bilancio 2021, chiarisce che i rimborsi attribuiti, non concorrono a formare il reddito del percipiente, per l'intero ammontare corrisposto nel periodo d'imposta e non sono assoggettati ad alcun prelievo erariale; i suesposti interventi rientrano all'interno di un ampio piano integrato, predisposto dal Governo, di misure tese a favorire la transizione dall'uso del contante al digitale e di contrasto all'evasione fiscale e si sono dimostrate, a giudizio degli interroganti, valide e condivise da coloro che hanno aderito, come dimostrano l'elevato numero di iscritti, circa 6 milioni, e i quasi 10 milioni di strumenti di pagamento registrati, così come l'elevato incremento delle identità digitali che in questo modo avranno una più agevole interfaccia con la pubblica amministrazione; al riguardo, l'avvio del piano cashback , avvenuto l'8 dicembre 2020, è stato tuttavia caratterizzato da alcune difficoltà, in relazione agli acquisti effettuati anche con le ricariche di strumenti di pre-pagamento che talvolta consentono di usufruire doppiamente del cashback o che consentono in altri casi l'acquisto successivo di beni e/o servizi attraverso canali digitali, consentendo così un ulteriore rimborso del 10 per cento in talune fattispecie di transazioni non propriamente affini agli scopi per cui era concepito l'incentivo; gli interroganti evidenziano inoltre che, con riferimento ai divieti di frazionamenti dei pagamenti effettuati con strumenti di pagamento elettronici, riferibili al medesimo acquisto presso lo stesso esercente, tale disposizione, inizialmente contenuta nel testo iniziale del decreto ministeriale (in un comma dell'articolo 8), è stata tuttavia soppressa, come risulta dalla pubblicazione ufficiale del medesimo provvedimento attuativo del 24 novembre 2020, n. 156, che reca le condizioni e i criteri per l'attribuzione delle misure premiali per l'utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici ( supercashback ), determinando così un incentivo per coloro i quali, scorrettamente, frazionano taluni acquisti, ad esempio, presso distributori automatici –: quali orientamenti di competenza il Ministro interrogato intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa e alle criticità in precedenza richiamate e quali iniziative intenda intraprendere al fine di incrementare i livelli di efficienza ed equità del cashback di Stato, misura che rappresenta comunque uno strumento utile e apprezzabile per incrementare la digitalizzazione del Paese e la promozione delle transazioni elettroniche. (5-05412) (Presentata il 2 marzo 2021)