Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02110 presentata da LOLLOBRIGIDA FRANCESCO (FRATELLI D'ITALIA) in data 16/03/2021
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02110 presentato da LOLLOBRIGIDA Francesco testo presentato Martedì 16 marzo 2021 modificato Mercoledì 17 marzo 2021, seduta n. 470 LOLLOBRIGIDA , MELONI , RIZZETTO , ALBANO , BELLUCCI , BIGNAMI , BUCALO , BUTTI , CAIATA , CARETTA , CIABURRO , CIRIELLI , DEIDDA , DELMASTRO DELLE VEDOVE , DONZELLI , FERRO , FOTI , FRASSINETTI , GALANTINO , GEMMATO , LUCASELLI , MANTOVANI , MASCHIO , MOLLICONE , MONTARULI , OSNATO , PRISCO , RAMPELLI , ROTELLI , SILVESTRONI , TRANCASSINI , VARCHI , VINCI e ZUCCONI . – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . – Per sapere – premesso che: l'Italia nei prossimi mesi sarà devastata da un'ondata di chiusure di aziende, che attualmente versano in grave crisi a causa del blocco delle loro attività dovuto all'emergenza sanitaria; stando alle previsioni, tra le 40 mila e le 70 mila aziende metteranno fine alle proprie attività, per l'irrimediabile abbattimento che si è determinato sulla produzione e sulla domanda a causa della pandemia; al contempo, i dati Istat riferiscono che il tasso di disoccupazione è salito al 9,7 per cento, con un aumento di 0,5 punti, e che tra i giovani raggiunge il 31,1 per cento, con un aumento di 1,5 punti; sinora sono andati persi tanti posti di lavoro nonostante l'adozione del blocco dei licenziamenti e si è destinati ad assistere ad un ulteriore crollo quando sarà eliminata questa misura eccezionale; al riguardo, il Governo non ha ancora pianificato le iniziative e i provvedimenti di tutela sociale necessari e tempestivi per scongiurare l'ondata di licenziamenti che si preannuncia quando non sarà prorogato il blocco dei licenziamenti; in questo scenario, la situazione occupazionale è peggiorata per gli effetti causati dal cosiddetto «decreto dignità», laddove questo ha modificato e aggravato le condizioni per stipulare contratti a tempo determinato e, infatti, in questa fase emergenziale il Governo si è visto costretto ad introdurre alcune deroghe a questa disciplina per le storture che determina; è ad avviso degli interroganti palesemente fallito l'intento annunciato dall'allora Governo Conte e, in particolare, dal gruppo del MoVimento 5 Stelle di aumentare le stabilizzazioni con la sopra menzionata riforma, un fallimento, in realtà, che era stato largamente previsto da autorevoli giuslavoristi, imprese e associazioni di categoria; con le norme in questione, anzi, si è ottenuto l'effetto inverso, poiché i datori di lavoro, a fronte della normativa prevista nel cosiddetto «decreto dignità», sono spinti a stipulare contratti che non vanno oltre i dodici mesi, aumentando il turn over tra i lavoratori, soprattutto meno specializzati; anche i dati dell'Osservatorio sulla precarietà dell'Inps riferiscono che con l'applicazione del cosiddetto «decreto dignità» vi è stata un'evidente decelerazione dell'andamento occupazionale guardando alla differenza tra assunzioni e cessazioni; è stato, ad avviso degli interroganti, irragionevole ed insensato ritenere di poter contrastare il precariato irrigidendo oltremodo il ricorso ad un contratto, che comunque garantisce importanti tutele per il lavoratore –: quali iniziative intenda adottare per modificare le norme sul contratto a tempo determinato previste nel cosiddetto «decreto dignità», considerati gli effetti dannosi che determina sull'occupazione. (3-02110)