Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06000 presentata da ZANICHELLI DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 14/05/2021

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-06000 presentato da ZANICHELLI Davide testo presentato Venerdì 14 maggio 2021 modificato Giovedì 20 maggio 2021, seduta n. 512 ZANICHELLI , CARABETTA , GIULIODORI , SCAGLIUSI , MARTINCIGLIO , MATURI . — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: il fenomeno delle cosiddette «valute virtuali», iniziato nel 2009 con l'introduzione del bitcoin, ha assunto dimensioni considerevoli e costituisce un fenomeno accessibile a qualunque soggetto interessato a livello planetario, tramite internet e applicazioni per smartphone , indipendentemente da dove sia localizzato il provider dei servizi connessi e indipendentemente dal fatto di avvalersi costantemente di un provider ; l'adozione dei bitcoin e delle criptovalute in generale, si è diffusa notevolmente, considerati i molteplici esempi imprenditoriali di successo, in Italia e all'estero (da ultimo la recente quotazione di Coinbase), così come sono in costante aumento gli esercizi commerciali che accettano valute virtuali come mezzo di pagamento anche nel nostro Paese; in tale scenario, gli interroganti evidenziano come il tessuto imprenditoriale legato alle criptovalute può diventare un settore trainante, in relazione sia alle innovazioni connesse all'industria 4.0, al mondo delle start-up e alle piccole e medie imprese innovative, che nell'accettazione di tali rappresentazioni digitali, utilizzate come mezzo di pagamento, in grado di contribuire al rilancio dell'economia e allo sviluppo del Paese, in particolare per il settore turistico; il quadro regolatorio del nostro Paese, risulta tuttavia marginale rispetto ad altri Stati, quali ad esempio Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Svizzera, che invece hanno potuto accrescere i livelli di competitività, avendo introdotto specifiche normative, che hanno determinato le basi per uno sviluppo importante, producendo risultati notevoli in questi anni, in termini di attrattività delle imprese e di nuova occupazione; al riguardo, gli interroganti rilevano, altresì, come l'Italia si sia limitata ad affrontare il fenomeno delle criptovalute, esclusivamente dal punto di vista dell'antiriciclaggio, recependo le evoluzioni delle direttive comunitarie prima con il decreto legislativo n. 90 del 2017 (per la IV direttiva) e successivamente con il decreto legislativo n. 125 del 2019 (per la V direttiva); recepimento peraltro non ancora completato, a causa della mancata emanazione del decreto attuativo del Ministero dell'economia e delle finanze, necessario per portare un quadro maggiormente chiaro ai fini dell'operatività dei prestatori di servizi di portafoglio digitale sul territorio nazionale, determinando pesanti conseguenze per le imprese italiane che operano nel settore delle criptovalute; gli interroganti evidenziano ancora, come anche dal punto di vista fiscale, la normativa in materia, sia carente, in particolare con riferimento all'imposizione sui redditi conseguiti dagli investitori in criptovalute, nonostante alcuni chiarimenti da parte dell'Agenzia delle entrate, attraverso la risoluzione n. 72/E del 2016, che tuttavia appaiono non essere sufficienti a stabilire un quadro definito sul trattamento tributario; altri Stati dell'Unione europea, come Francia e Germania, hanno invece introdotto apposite discipline, con ciò dando un decisivo impulso allo sviluppo dell'industria legata al settore delle criptovalute, attraendo imprenditori, investimenti e creando posti di lavoro; in relazione alle osservazioni in precedenza esposte, risulta pertanto urgente e necessaria, a giudizio degli interroganti, l'introduzione di una specifica normativa anche fiscale, in grado di consentire agli investitori, di operare su un tessuto legislativo adeguato superando le assimilazioni delle criptovalute alle valute estere, permettendo, al contempo, agli operatori del settore di consolidare il proprio modello di business e attraendo investimenti e opportunità, anche a fronte dei fenomeni crescenti come mining , staking , yeld-farming e NFT –: se condivida la considerazione che la mancanza di una normativa nazionale, in particolare di quella tributaria, rappresenti un freno per le imprese del settore e l'intera filiera interessata, favorendo gli investimenti in altri Paesi europei, la cui legislazione risulta indubbiamente più avanzata, e quali iniziative di competenza intenda intraprendere, al fine di sostenere lo sviluppo del settore imprenditoriale innovativo connesso alle valute virtuali e ai crypto-asset in genere, stabilendo un quadro di regole all'interno della disciplina tributaria di riferimento, chiaro e semplice, a beneficio dei contribuenti e della giustizia tributaria del nostro Paese. (5-06000)