Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/01238 presentata da VALLASCAS ANDREA (MISTO-L'ALTERNATIVA C'È) in data 04/06/2021
Atto Camera Interpellanza 2-01238 presentato da VALLASCAS Andrea testo di Venerdì 4 giugno 2021, seduta n. 518 Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro della transizione ecologica , per sapere – premesso che: l'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020 ha introdotto la detrazione del 110 per cento (il cosiddetto «Superbonus 110 per cento») per le spese relative agli interventi di efficienza energetica (anche attraverso la demolizione e la ricostruzione dell'edificio) e antisismici sugli edifici; la detrazione è riconosciuta, tra gli altri, per le spese sostenute dai condomini entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento della spesa prevista, mentre per gli interventi effettuati dagli Iacp per i quali alla data del 31 dicembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento, sono detratte anche le spese sostenute entro il 30 giugno 2023; la misura è stata accolta con soddisfazione dai settori produttivi per gli effetti positivi che l'edilizia da sempre produce sull'intera economia del Paese (aspetto rafforzato dalla necessità di superare la grave crisi che ha colpito il settore delle costruzioni da oltre un decennio) e per il forte impulso che la misura può dare al processo di riqualificazione energetica e al generale rinnovamento del patrimonio immobiliare italiano, particolarmente vetusto; a questo proposito, il rapporto periodico n. 32 del 26 novembre 2020, realizzato dal Servizio studi della Camera dei deputati in collaborazione con l'istituto di ricerca Cresme, stima che l'apporto del «Superbonus 110 per cento» alla riqualificazione energetica, in termini di spesa, potrebbe essere pari, per il solo 2021, a 2.421 milioni di euro; nel caso invece di un prolungamento a tutto il 2022, l'impatto stimato potrebbe essere pari a 8.069 milioni di euro complessivi (di cui 1.614 nel 2021 e 6.455 nel 2022); mentre uno studio (febbraio 2021) di Luiss Business School e OpenEconomics stima un aumento di spesa di 8,75 miliardi che, a sua volta, determinerebbe «un incremento del valore aggiunto complessivo del Paese di 16,64 miliardi nel periodo di attuazione del provvedimento (ai quali si potrebbero aggiungere 1,91 miliardi nell'economia sommersa)»; queste previsioni rischiano di essere vanificate dalle numerose criticità rilevate, in fase di attuazione della misura, dalle associazioni di categoria dell'ampia filiera delle costruzioni, criticità che, oltre a rallentare l'avvio dei cantieri, comprometterebbero proprio gli interventi più complessi e più performanti come quelli sui condomini; questo aspetto è confermato anche dall'ultimo rapporto (17 maggio 2021) dell'Agenzia Enea e del Ministero dello sviluppo economico, sullo stato di attuazione del «Superbonus», secondo il quale, su 14.450 interventi che hanno ottenuto almeno un'asseverazione protocollata, appena il 9,58 per cento (1.384) riguarda edifici condominiali; tra le maggiori difficoltà che penalizzerebbero gli interventi negli edifici pluri-familiari si segnalano quelle causate dal ridotto orizzonte temporale nel quale devono essere completate le opere, dai numerosi e complessi adempimenti previsti dalle procedure (che a loro volta allungano iter e tempi di esecuzione dei lavori), dalle stesse difficoltà riscontrate nelle operazioni connesse alla predisposizione e sottoscrizione dei contratti per la cessione del credito a banche e intermediari finanziari; il 28 maggio 2021 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge «Semplificazioni» che, sostituendo il comma 13- ter dell'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020, secondo alcuni osservatori, in parte dovrebbe rimuovere le difficoltà connesse alla presenza negli edifici di difformità urbanistico-edilizie (circostanza che, nella precedente formulazione della norma, precludeva l'accesso al «Superbonus»); al di là delle riformulazioni parziali della norma, resta il fatto che, nel complesso, la misura contiene criticità che rischiano di vanificare il processo di riqualificazione del patrimonio immobiliare che, necessariamente, deve interessare in primo luogo i condomini; le citate criticità possono essere superate rendendo strutturali gli incentivi, garantendo loro un orizzonte temporale pluriennale molto più ampio di quello attuale e semplificando procedure e adempimenti –: quali siano gli orientamenti politici del Governo in merito alla necessità, sostenuta da numerosi comparti produttivi del Paese, di ampliare i termini temporali degli incentivi per l'efficientamento energetico in edilizia, con particolare riguardo al «Superbonus 110 per cento» e di promuovere un profondo processo di revisione delle agevolazioni, al fine di dare alle stesse stabilità, anche attraverso l'istituzione di un fondo specifico, per avviare un più incisivo e diffuso processo di riqualificazione energetica su larga scala che coinvolga, in primo luogo, gli edifici condominiali. (2-01238) « Vallascas ».