Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02477 presentata da D'ALESSANDRO CAMILLO (ITALIA VIVA) in data 07/09/2021

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02477 presentato da D'ALESSANDRO Camillo testo presentato Martedì 7 settembre 2021 modificato Mercoledì 8 settembre 2021, seduta n. 560 D'ALESSANDRO , MORETTO , FREGOLENT , UNGARO , MARCO DI MAIO , OCCHIONERO e VITIELLO . — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che: il regolamento (UE) n.651/2014, all'articolo 14 «Aiuti a finalità regionale agli investimenti», prevede, al paragrafo 3, che nelle zone assistite che soddisfano le condizioni dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c) , del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, gli aiuti possono essere concessi a piccole e medie imprese per qualsiasi forma di investimento iniziale. Gli aiuti alle grandi imprese, invece, possono essere concessi solo per un investimento iniziale a favore di una nuova attività economica nella zona interessata; anche gli «Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale» del 29 aprile 2021, al punto 45, recita: «Nelle “zone a” i regimi di aiuti a finalità regionale possono essere adottati per sostenere gli investimenti iniziali effettuati da piccole e medie imprese o da grandi imprese, mentre nelle “zone c” possono essere adottati per sostenere investimenti iniziali effettuati da piccole e medie imprese nonché per la creazione di una nuova attività economica da parte di grandi imprese»; gli ampliamenti e gli adeguamenti tecnologici programmati da imprese di grandi dimensioni non possono essere finanziati né da fondi comunitari (regolamento (UE) n.1058/2021 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione), né da fondi nazionali. Ciò significa che in un periodo di crisi post COVID e di implementazione tecnologica, in cui sono necessari ingenti investimenti, le imprese di grandi dimensioni, che nei territori del Centro-Sud sostengono l'occupazione, non possono accedere agli aiuti in oggetto. Tale impossibilità favorisce la delocalizzazione di imprese multinazionali in aeree europee economicamente più svantaggiate (articolo 107, paragrafo 3, lettera a) ); un limite questo che rischia di creare gravi problemi, in particolare ad una delle più grandi aziende europee produttrice di veicoli commerciali leggeri, come la Ducato della Sevel , ubicata nel territorio abruzzese della Val di Sangro; la Ducato della Sevel è oggi parte importante del grande gruppo multinazionale Stellantis (derivata dalla fusione di Fca con la Peugeot ), proprietaria di uno stabilimento gemello in Polonia nel quale non sussistono limiti dimensionali per l'erogazione degli aiuti a finalità regionale; vi è il rischio concreto di una delocalizzazione da parte dell'azienda. Un problema questo, che riguarda diverse aziende anche del Centro-Sud; il 15 giugno 2021 si è tenuto presso il Ministero dello sviluppo economico un incontro tra Stellantis e diversi esponenti del Governo sul futuro degli stabilimenti italiani e sul piano di investimenti dell'azienda –: quale sia l'esito dell'incontro del 15 giugno 2021, con particolare riguardo alla produzione dei veicoli commerciali negli stabilimenti Sevel di Atessa, in Abruzzo, e quali iniziative di competenza intenda assumere affinché si vada all'apertura immediata di un negoziato, presso gli organismi competenti dell'Unione europea, al fine di eliminare il vincolo alle grandi imprese operanti nelle aree di cui all'articolo 107, paragrafo 3, lettera c) , del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. (3-02477)