Documenti ed Atti
XVIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02684 presentata da LOLLOBRIGIDA FRANCESCO (FRATELLI D'ITALIA) in data 14/12/2021
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02684 presentato da LOLLOBRIGIDA Francesco testo presentato Martedì 14 dicembre 2021 modificato Mercoledì 15 dicembre 2021, seduta n. 615 LOLLOBRIGIDA , MELONI , ALBANO , BELLUCCI , BIGNAMI , BUCALO , BUTTI , CAIATA , CARETTA , CIABURRO , CIRIELLI , DE TOMA , DEIDDA , DELMASTRO DELLE VEDOVE , DONZELLI , FERRO , FOTI , FRASSINETTI , GALANTINO , GEMMATO , LUCASELLI , MANTOVANI , MASCHIO , MOLLICONE , MONTARULI , OSNATO , PRISCO , RAMPELLI , RIZZETTO , ROTELLI , GIOVANNI RUSSO , RACHELE SILVESTRI , SILVESTRONI , TRANCASSINI , VARCHI , VINCI e ZUCCONI . — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che: la recente vicenda che ha coinvolto la moglie del prefetto e capo del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, Michele Di Bari, che la include tra le sedici persone accusate di caporalato in un'indagine della procura di Foggia, scaturisce dalla diffusa situazione di illegalità radicata nelle campagne del foggiano; l'indagine, a seguito della quale il prefetto ha rassegnato le sue dimissioni, è incentrata sullo sfruttamento cui erano sottoposti numerosi braccianti extracomunitari provenienti dall'Africa, impiegati a lavorare nelle campagne della Capitanata; la vicenda interessa dieci aziende agricole con un giro d'affari complessivo di cinque milioni di euro l'anno e una di queste ha tra i propri soci amministratori la moglie del prefetto; si tratta di una vicenda che giunge dopo anni di continue criticità e responsabilità in capo al Ministero competente: dall'immigrazione alla sicurezza, sono palesi secondo gli interroganti gli errori che evidentemente riguardano anche uomini confermati in ruoli chiave per la gestione del suddetto Dicastero; a giudizio degli interroganti è l'ennesimo problema increscioso di competenza di un Dicastero che dette problematicità dovrebbe risolverle e non alimentarle ed è ancora più grave che la vicenda coinvolga una persona che riveste un ruolo apicale nella gestione proprio delle politiche migratorie che portano in Italia i lavoratori poi sfruttati; è di tutta evidenza che le responsabilità penali siano personali e non possono essere trasferite ai coniugi, tuttavia si tratta di una vicenda gravissima sulla quale occorrono chiarezza e trasparenza, dal momento che investe un problema gravissimo come quello del caporalato; Fratelli d'Italia, in un contesto in cui gli sbarchi raddoppiano e i capi dipartimento si dimettono, ha chiesto che la Ministra interrogata venga a riferire in Parlamento sulla vicenda sopra citata –: quali siano le responsabilità in capo alla figura apicale coinvolta e citata in premessa e se esista un chiaro protocollo operativo che stabilisca inequivocabili ipotesi di incompatibilità fra qualsivoglia ruolo rivestito nel Dicastero nella gestione dell'immigrazione e lo svolgimento, anche per il tramite di parenti, di attività economiche legate all'immigrazione e all'erogazione di qualsiasi servizio a rilevanza economica nell'ambito della gestione dell'accoglienza al fine di spezzare pericolosi intrecci economici già emersi in passato e che oggi hanno coinvolto direttamente il Dicastero che rappresenta. (3-02684)