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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07569 presentata da ZARDINI DIEGO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 21/02/2022

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-07569 presentato da ZARDINI Diego testo di Lunedì 21 febbraio 2022, seduta n. 642 ZARDINI e PRESTIPINO . — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della transizione ecologica, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie . — Per sapere – premesso che: la regione Veneto ha pubblicato il 1° febbraio 2022 la legge regionale n. 2 del 28 gennaio 2022, recante Piano faunistico-venatorio regionale (2022-2027) e modifiche alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 «Norme per la protezione della fauna e per il prelievo venatorio»; lo strumento giuridico, soggetto ai criteri di uniformità e congruenza approvati dall'Ispra ( ex articolo 10 della legge n. 157 del 1992), per l'approvazione del piano faunistico regionale dovrebbe essere – in realtà – il provvedimento amministrativo, come confermato anche dalla sentenza n. 174/2017 della Corte costituzionale; si rammenta, inoltre, che consolidata giurisprudenza costituzionale (si citano a titolo esemplificativo le sentenze n. 536/2002, n. 407/2002) ha interpretato la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema – di competenza esclusiva statale ex articolo 117, secondo comma, lettera s) – non come una materia, ma come un valore costituzionalmente protetto per il perseguimento del quale lo «Stato può dettare standards di tutela uniformi sull'intero territorio nazionale incidenti anche sulle competenze legislative regionali», delineando in tal modo una tecnica di riparto delle competenze legislative tra Stato e regioni, che utilizza le previsioni della lettera s) del secondo comma dell'articolo 117 – la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema – come strumento per salvaguardare interessi nazionali unitari anche nei confronti di competenze regionali esclusive; la citata legge regionale, a parere degli interroganti, contiene diverse disposizioni contrastanti con la legge n. 157 del 1992, «legge posta a protezione dell'ambiente», riconducibile quindi alla competenza statale erosiva ex articolo 117, secondo comma, lettera s) ; si citano, a titolo esemplificativo, alcuni punti che, sempre a parere degli interroganti, integrano una violazione degli standard minimi e uniformi di tutela della fauna fissati dal legislatore statale nell'esercizio della sua competenza esclusiva in materia, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera s) , della Costituzione: a) aggira il divieto di caccia da natanti e prevede appostamenti di caccia costituiti da natante o impiantati su natante in violazione degli articoli 21 e 30 della legge n. 157 del 1992; b) prevede l'esercizio della caccia alla pernice bianca in aree della Rete «Natura 2000» in violazione dell'articolo 5 del decreto del Ministero dell'ambiente 17 ottobre 2007 che dispone il divieto del prelievo venatorio della pernice bianca nelle Zps della Rete Natura 2000; c) omette la previsione delle zone in cui sono consentite le attività di allenamento e addestramento cani che sono a tutti gli effetti assimilabili alla materia della caccia; d) include, nel territorio agrosilvopastorale protetto, zone che non presentano le caratteristiche di cui all'articolo 10, comma 4, della legge n. 157 del 1992 e omette di identificare le zone in cui sono collocabili gli appostamenti fissi in violazione dell'articolo 10, comma 8, lettera e) della legge n. 157 del 1992; e) omette di proteggere le rotte migratorie attraverso il divieto di caccia nel raggio di 1.000 metri dai valichi montani, come previsto dall'articolo 21, comma 3, della legge n. 157 del 1992; f) limita il diritto dei privati di ottenere il divieto di caccia nei terreni di proprietà, riducendo lo standard minimo di tutela fissato a livello statale (articolo 15, comma 3, della legge n. 157 del 1992) –: se il Governo, alla luce delle criticità sopra richiamate, intenda valutare se sussistano i presupposti per impugnare le citate disposizioni, ai sensi dell'articolo 127 della Costituzione. (5-07569)