Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01350 presentata da TAVERNA PAOLA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 11/12/2013
Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-01350 presentata da PAOLA TAVERNA mercoledì 11 dicembre 2013, seduta n.150 TAVERNA, VACCIANO, CAPPELLETTI, PAGLINI, SERRA, CASTALDI, MOLINARI, BOCCHINO, MONTEVECCHI, DONNO, AIROLA, SANTANGELO, LEZZI, MARTELLI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che: a quanto risulta agli interroganti non è stato ancora chiarito in che modo ed in che termini verrà utilizzata la discarica sita in località Falcognana (Roma), via Ardeatina al chilometro 15.300 (attualmente autorizzata per i rifiuti classificabili nella categoria car fluff , rifiuto proveniente dalla demolizione dei veicoli a motore), di proprietà della Ecofer Ambiente Srl, nonché quale tipo di rifiuti verranno conferiti nella stessa; in base alle informazioni rese pubbliche la discarica attualmente risulta costituita da tre lotti per un totale di 2.200.000 metri cubi, dei quali il primo lotto di circa 200.000 metri cubi risulta esaurito, il secondo lotto, attualmente in esercizio, ha una volumetria residua di circa 570.000 metri cubi e il terzo in allestimento ha una volumetria di circa 900.000 metri cubi; il sito di Falcognana è censito tra le località dichiarate di notevole interesse pubblico nell'area qualificata "ambito meridionale dell'agro romano compreso tra le vie Laurentina e Ardeatina" con decreto del 25 gennaio 2010 (cosiddetto decreto Bondi) del Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 25 del 1° febbraio 2010; la Regione Lazio (ai sensi sella deliberazione del Consiglio regionale 18 gennaio 2012, n. 14, Approvazione del piano di gestione dei rifiuti del Lazio ai sensi dell'articolo 7, comma 1, della legge regionale 9 luglio 1998, n. 27) ha espressamente citato come "fattore escludente" per la realizzazione di discariche l'eventuale classificazione del sito interessato come "beni paesaggistici", ai sensi dell'art. 136 del decreto legislativo n. 42 del 2004, e successive integrazioni e modificazioni, a cui si riferisce il citato decreto del 25 gennaio 2010; considerato che: sia nell'autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione Lazio, con determinazione n. B2211 del 20 aprile 2010, alla discarica Ecofer, sita in via Ardeatina, al fine di autorizzarne l'attività, sia nelle autorizzazioni successivamente richieste dalla Ecofer Ambiente Srl alla Regione Lazio nel periodo 2010-2013, non si fa cenno alcuno al nulla osta ambientale ministeriale per il superamento del vincolo imposto dal decreto 25 gennaio 2010, in relazione all'art. 136 del decreto legislativo n. 42 del 2004; tra le autorizzazioni citate si evidenzia l'istanza di valutazione di impatto ambientale presentata dalla Ecofer Ambiente Srl in data 21 giugno 2013, sottoscritta dal proprio legale rappresentante Valerio Fiori, con cui la stessa Ecofer chiede alla Direzione regionale ambiente, Area 2J/o4 VIA, alcune modifiche sostanziali e gestionali alla determinazione AIA del 20 aprile 2010; nello specifico, con l'istanza di VIA la società Ecofer ha richiesto nuovi 191 CER (catalogo europeo dei rifiuti) per ottenere un'integrazione dei codici da inviare a smaltimento nella discarica sita nella località di Falcognana: tali rifiuti sono per la maggior parte rifiuti speciali pericolosi provenienti dai settori chimico e farmaceutico, dalle attività artigianali ed industriali, dalle aziende zootecniche e dal settore agroindustriale, nonché dalle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il terreno proveniente da siti contaminati), dal residuo del trattamento dei rifiuti e altre attività simili; con la stessa istanza di VIA è stata richiesta anche la deroga al parametro DOC (determinazione del carbonio organico disciolto) per i rifiuti pericolosi, la realizzazione di un impianto definitivo per il trattamento del percolato e di un impianto fotovoltaico da 988 kilowatt; tali richieste sono state avanzate dalla Ecofer senza aver indicato, nelle istanze inviate alla Regione Lazio, l'esistenza del vincolo specifico previsto dall'art. 136 della legge n. 42 del 2004 sull'area dell'agro romano sud dove insiste il sito della discarica in questione. Inoltre, come espressamente riconosciuto dai funzionari del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sia durante la recente audizione dinanzi alla Commissione Ambiente del IX Municipio di Roma capitale, sia per iscritto con una lettera indirizzata alla giunta dello stesso Municipio IX, a tutt'oggi non sono pervenute richieste di autorizzazione da parte di alcuno sul sito della discarica della Falcognana; risulta agli interroganti che la Italferro, divisione Ecofer, abbia richiesto e ottenuto nel 2012 di poter fare deposito e trattamento del car fluff a Santa Palomba, frazione di Roma, rendendo quindi superfluo il suo conferimento alla discarica di Falcognana; considerato inoltre che: l'AIA del 20 aprile 2010 risulterebbe affetta da vizi procedurali in quanto, come sopra esposto, non avrebbe mai ricevuto le autorizzazioni prescritte dal Ministero; dall'istanza del 21 giugno 2013 si evince la volontà di Ecofer Ambiente Srl di conferire in discarica ulteriori rifiuti ben più pericolosi del fluff e/o del rifiuto solido urbano, quindi ancora più dannosi per l'ambiente e per la salute umana; la concentrazione di ulteriori sostanze pericolose riversate in discarica procura preoccupazione e allarme tra la popolazione residente nell'area, nonché tra le numerose imprese agricole che vi operano; con l'ordine del giorno n.1/13 del 26 luglio 2013, approvato all'unanimità, il Consiglio del IX Municipio di Roma capitale ha espresso l'assoluta contrarietà alla realizzazione di discariche nel territorio del Municipio o di altri tipi di impianti di trattamento rifiuti, ribadendo tale posizione con gli ordini del giorno n. 5, n. 6 e n. 7 del 26 settembre 2013, anch'essi approvati all'unanimità; risulta agli interroganti che il Ministero abbia inviato, in data 30 novembre 2013, una lettera al Presidente della Regione Lazio, al sindaco di Roma e al Presidente del IX Municipio, nella quale si richiede ufficialmente la sospensione della costruzione della terza vasca del sito di Falcognana. Nella missiva, firmata dalla soprintendente Maria Costanza Pierdominici, il Ministero constata che sono stati effettuati movimenti di terra in un'area recintata adiacente all'invaso del lotto della discarica per i rifiuti pericolosi e non in corso di realizzazione, si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto; se si sia tenuto conto, nel corso delle valutazioni che hanno individuato il sito della Ecofer Ambiente Srl, del vincolo imposto dal cosiddetto decreto Bondi sull'area della Falcognana classificata in generale come "Paesaggio agrario di rilevante valore", ed in particolare sull'area specifica della discarica Ecofer individuata dallo stesso decreto come "ambito di recupero e valorizzazione paesistica"; se intendano, nell'ambito delle rispettive competenze, attivarsi presso le amministrazioni competenti affinché si giunga all'annullamento in autotutela dell'AIA, presentata dalla Ecofer Ambiente Srl in data 20 aprile 2010, per mancanza delle prescritte autorizzazioni ed al conseguente rigetto dell'ulteriore istanza di VIA del 21 giugno 2013 avente ad oggetto l'integrazione dei codici CER, formulata dalla stessa Ecofer Ambiente, per mancanza dei presupposti di legge. (4-01350)