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Portale storico della Camera dei deputati

II Legislatura della Repubblica italiana

Il calendario quotidiano dei lavori, dal 1848 al 2022, con i resoconti stenografici delle sedute dell'Assemblea e degli organi parlamentari dalla I legislatura del Regno di Sardegna alla XVII legislatura della Repubblica.
I Commissione Affari interni - ordinamento politico ed amministrativo - affari di culto - spettacoli - attività sportive - stampa
Seduta di venerdì 11 giugno 1954
resoconto stenografico
 
DISCUSSIONE: BARTOLE: Modifiche agli articoli 79 e 80 del testo unico delle leggi sanitarie 27 luglio 1934, n. 1265, per l'estensione a favore delle farmacie delle modalità di pagamento stabilite per i sanitari condotti (26)

scheda del dibattito
interventi di: Guido Bisori, Carlo Russo, Beniamino De Maria, Carlo Russo, Beniamino De Maria, Giuseppe Riva, Giulio Turchi, Achille Marazza, Renato Tozzi Condivi, Attilio Bartole, Lucio Mario Luzzatto, Giuseppe Riva, Giulio Turchi, Giulio Andreotti, Achille Marazza, Attilio Bartole, Massimo Caprara, Mario Cotellessa, Carlo Delcroix, Giuseppe Riva, Umberto Sampietro, Gigliola Valandro, Giulio Turchi, Teodoro Bubbio, Alessandro Agrimi, Mauro Ferri, Achille Marazza, Natale Gorini.
 
DISCUSSIONE: Norme concernenti l'ordinamento di alcune categorie del personale dell'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni (510)

scheda del dibattito
interventi di: Gaetano Vigo, Roberto Lucifredi, Michele Marotta, Achille Marazza, Michele Marotta, Teodoro Bubbio, Achille Marazza.
Cronologia
mercoledì 9 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva a larga maggioranza, 427 voti su 502 votanti, la proposta di legge presentata da Nenni (PSI) ed altri di abrogazione della riforma elettorale per l'elezione della Camera dei deputati: Abrogazione della legge 31 marzo 1953, n. 148, punti dal I al IV, (A.C. n.1), che sarà approvata dal Senato il 14 luglio (abolizione della legge truffa, legge 31 luglio 1954, n. 615).

sabato 12 giugno
  • Politica, cultura e società
    CISL e UIL raggiungono un accordo con la Confindustria sul conglobamento delle varie voci retributive nella paga base. Tale meccanismo avvantaggia i lavoratori delle zone in cui il salario è più basso e penalizza gli operai delle grandi fabbriche del Nord. La CGIL non firma e organizza scioperi di protesta.