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Portale storico della Camera dei deputati

II Legislatura della Repubblica italiana

Il calendario quotidiano dei lavori, dal 1848 al 2022, con i resoconti stenografici delle sedute dell'Assemblea e degli organi parlamentari dalla I legislatura del Regno di Sardegna alla XVII legislatura della Repubblica.
VI Commissione Istruzione e belle arti
Seduta di giovedì 25 luglio 1957
resoconto stenografico
 
DISCUSSIONE: S. 744: Nuove norme sullo stato giuridico e sulla carriera degli aiutanti tecnici dei Licei classici e dei Licei scientifici (2771) (Approvata dalla VI Commissione permanente del Senato)

scheda del dibattito
interventi di: Giovanni Battista Scaglia, Giovanni Battista Scaglia, Giovanni Battista Scaglia, Stellio Lozza, Antonio Segni, Arnaldo Fabriani, Francesco Franceschini, Angela Gotelli, Vittorio Marangone, Giovanni Battista Pitzalis, Raffaele Sciorilli Borrelli, Antonio Segni.
 
DISCUSSIONE: S. 1511-1511-B: Stabilità nell'incarico degli insegnanti non di ruolo degli istituti e scuole secondarie statali (2133-D) (Modificata dalla VI Commissione permanente del Senato)

interventi di: Giovanni Battista Scaglia, Giuseppe Romanato, Vittoria Titomanlio, Stellio Lozza, Antonio Segni, Anna De Lauro Matera, Giovanni De Totto, Francesco Franceschini, Angela Gotelli, Giovanni Battista Pitzalis.
 
DISCUSSIONE: DAL CANTON ed altri: Concessione di un contributo straordinario al Comitato per le onoranze ad Antonio Canova (2256)

interventi di: Stellio Lozza, Maria Pia Dal Canton, Carlo Vischia, Arnaldo Fabriani, Francesco Franceschini, Angela Gotelli.
Cronologia
martedì 23 luglio
  • Politica, cultura e società
    Antonio Giolitti, dirigente del Pci, si dimette inviando una lettera alla federazione del partito di Cuneo con la quale spiega i motivi della sua decisione. Nelle settimane successive Giolitti aderisce al PSI.

mercoledì 7 agosto
  • Politica, cultura e società
    L'Unità pubblica in settima pagina la lettera di dimissioni dal P.C.I. dello scrittore Italo Calvino, in seguito alla mancata svolta auspicata nella linea direttiva del partito, dopo i fatti di Ungheria.