I leader dell'area dell'euro decidono di istituire un nuovo meccanismo di vigilanza bancaria gestito dalla BCE, allo scopo di contrastare le tensioni nei mercati finanziari. Stabiliscono inoltre che, sulla scorta di una decisione ordinaria, i fondi del Meccanismo europeo di stabilità possono essere impiegati per finanziare direttamente gli istituti bancari.
Il Consiglio direttivo della BCE riduce di 25 punti base il tasso di interesse di riferimento, portandolo al minimo storico dello 0,75%. Abbassa inoltre il tasso sui depositi presso la banca centrale e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale.