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Portale storico della Camera dei deputati

II Legislatura della Repubblica italiana

Il calendario quotidiano dei lavori, dal 1848 al 2022, con i resoconti stenografici delle sedute dell'Assemblea e degli organi parlamentari dalla I legislatura del Regno di Sardegna alla XVII legislatura della Repubblica.
VII Commissione Lavori pubblici
Seduta di venerdì 26 luglio 1957
resoconto stenografico
 
Per la sostituzione di deputati membri della Commissione

scheda del dibattito
interventi di: Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato, Giuseppe Garlato.
 
DISCUSSIONE: CAIATI ed altri: Disposizioni relative al ruolo dei disegnatori dell'Azienda nazionale autonoma delle strade statali (A.N.A.S.) (2787)

scheda del dibattito
interventi di: Vittorio Cervone, Giuseppe Garlato, Vittorio Cervone, Giuseppe Garlato.
 
DISCUSSIONE: S. 1914: Autorizzazione della spesa di lire 1.500 milioni per la costruzione di case popolari a carico dello Stato nelle zone colpite dall'alluvione dell'ottobre 1954 in provincia di Salerno (3049) (Approvato dalla VII Commissione permanente del Senato)

interventi di: Emanuele Guerrieri, Vito Sanzo, Giovanni Perlingieri, Giuseppe Garlato, Luigi Polano, Alfonso Tesauro, Raffaele Di Nardo.
Cronologia
martedì 23 luglio
  • Politica, cultura e società
    Antonio Giolitti, dirigente del Pci, si dimette inviando una lettera alla federazione del partito di Cuneo con la quale spiega i motivi della sua decisione. Nelle settimane successive Giolitti aderisce al PSI.

mercoledì 7 agosto
  • Politica, cultura e società
    L'Unità pubblica in settima pagina la lettera di dimissioni dal P.C.I. dello scrittore Italo Calvino, in seguito alla mancata svolta auspicata nella linea direttiva del partito, dopo i fatti di Ungheria.