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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00139 presentata da PEDRIZZI RICCARDO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 30/05/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00139 presentata da RICCARDO PEDRIZZI martedì 30 maggio 2006 nella seduta n.007 PEDRIZZI. - Al Ministro dell'istruzione, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il fenomeno della pedofilia nelle scuole è in continua crescita, destando inquietanti e allarmanti preoccupazioni nei genitori degli alunni; nonostante le denunce, molti di coloro che si sono macchiati del reato di stupro, abuso di minore o altri odiosi reati alla persona continuano a svolgere tranquillamente la loro attività professionale e di lavoro nelle scuole; questa paradossale situazione è da imputarsi oltre alla cronica lentezza dei processi, ai farraginosi, contorti e accidentati provvedimenti disciplinari che seguono i procedimenti di carattere penale; persino per la sospensione cautelare, passano mesi, se non addirittura anni, stando ad una recente denuncia della Corte dei Conti, che rileva come trascorra un arco temporale di 749 giorni fra il verificarsi del reato e un primo intervento di emergenza; spesso, secondo quanto affermato dalla Corte dei Conti, avviene un vero e proprio «congelamento» della condanna di primo grado dei predetti pubblici dipendenti, in particolare per quelli del Settore scolastico, che nell'attesa del ricorso in appello o in Cassazione, continuano a svolgere indisturbati la loro attività; sempre la Corte dei Conti ha preso nota che, su 47 segnalazioni arrivate nell'ultimo quinquennio, si contavano, nel 2006, ben 17 persone ancora in servizio successivamente alla condanna; pur vigendo adeguate normative al riguardo, che prevedono, oltre le pene detentive, anche l'interdizione dai pubblici uffici -: se i Ministri interrogati non ritengano di fornire urgenti chiarimenti in merito a quanto esposto; quali concrete e tempestive iniziative intendano assumere per fronteggiare la grave situazione determinatasi.(4-00139)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 14 maggio 2007 nell'allegato B della seduta n. 156 All'Interrogazione 4-00139
presentata da PEDRIZZI Risposta. - Nell'interrogazione parlamentare in esame, l'interrogante chiede di conoscere le iniziative che si intende assumere per fronteggiare il fenomeno ivi segnalato, concernente, in particolare, il personale scolastico imputato di reati contro la persona ed in specie nei confronti di minori. A tale proposito, sono state assunte iniziative sia di carattere amministrativo che di carattere legislativo. Circa le iniziative di carattere amministrativo assunte in relazione alla denuncia della Corte dei Conti cui si fa riferimento nell'interrogazione, il Ministero, con lettera circolare prot. n. 901/06 in data 11 ottobre 2006, ha provveduto a diramare la deliberazione della medesima Corte n. 7 del 4 aprile 2006 e la relazione ad essa allegata, nella quale, come è noto, sono evidenziate, anche per il settore della scuola, alcuni aspetti di criticità in ordine al trattamento disciplinare del personale scolastico oggetto di condanne penali per gravi reati; inoltre, con la stessa circolare il Ministero, nel richiamare l'attenzione sui contenuti della suddetta deliberazione e prendendo spunto dalla stessa, ha preannunciato l'invio di una circolare contenente chiarimenti ed indicazioni operative in merito. Chiarimenti ed indicazioni operative sono stati quindi forniti con la circolare ministeriale n. 72 del 19 dicembre 2006. In questa circolare, premessa la necessità che gli strumenti di controllo, prevenzione e repressione dei comportamenti che hanno rilevanza disciplinare siano utilizzati, in applicazione della normativa vigente, con rigore, tempestività ed efficacia, a salvaguardia dei valori fondamentali connessi alla funzione educativa, sono state fornite puntuali indicazioni e chiarimenti per quanto concerne in particolare i profili relativi a: rispetto dei termini; procedimenti disciplinari originati da giudizio penale; procedimenti disciplinari non originati da procedimenti penali; sospensione cautelare obbligatoria e facoltativa; competenze del Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale in materia disciplinare; procedimenti penali ed esercizio dell'azione disciplinare; rapporto tra procedimento penale e disciplinare (legge del 27 marzo 2001, n. 97, utilizzazione in compiti diversi dall'insegnamento e sanzione espulsivi; recidiva e riabilitazione in compiti diversi dall'insegnamento e sanzione espulsivi; recidiva e riabilitazione; rapporti tra procedimento disciplinare, il trasferimento per incompatibilità ambientale e la dispensa dal servizio. Quanto alle iniziative di carattere legislativo riguardanti la materia oggetto dell'interrogazione, il Governo, nella seduta del Consiglio dei Ministri n. 31 del 22 dicembre 2006, ha approvato, tra l'altro, i seguenti provvedimenti: disegno di legge recante «Integrazioni e modifiche alle disposizioni sul rapporto tra procedimento penale e procedimento disciplinare». Questo provvedimento intende intervenire sul rapporto tra procedimento penale e procedimento disciplinare, al fine di evitare che istituti e procedure finalizzate a semplificare ed accelerare la definizione dei giudizi penali possano determinare dei benefici indiretti sul rapporto di lavoro con l'amministrazione, pregiudicando l'esercizio dell'azione disciplinare; disegno di legge recante «Nuove disposizioni in tema di violenza sessuale, maltrattamenti, atti persecutori, sottrazione di minorenni». Questo provvedimento mira alla sensibilizzazione, prevenzione e repressione di violenze, anche in ambito familiare, maturate a causa di genere e di forme di discriminazione e di prevaricazione su soggetti deboli, tra cui minori, disabili e anziani. Si tratta di un intervento normativo articolato su più fronti; non solo su quello repressivo, ma in particolare su quello della prevenzione e dell'informazione, nella consapevolezza che non si tratta soltanto di un tema di ordine penale bensì della manifestazione di un problema, in primo luogo culturale, fortemente radicato. In coerenza con gli innumerevoli indirizzi internazionali in materia, il disegno di legge si muove su tre percorsi fondamentali: misure di sensibilizzazione e di prevenzione, riconoscimento di particolari diritti alle vittime della violenza, ampliamento della tutela processuale sia penale sia civile. Il provvedimento introduce nuove fattispecie di reato (per adescamento di minori attraverso la rete internet e per "atti persecutori") per reprimere fenomeni in crescita allarmante e prevede altresì nuove aggravanti speciali del reato di violenza sessuale. Sarà possibile, tra l'altro, il giudizio immediato per i reati di atti sessuali con minorenne, corruzione di minore, violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo. In considerazione del forte rilievo sociale delle norme, il provvedimento viene presentato alle Camere con l'auspicio di un esame urgente. Il Viceministro della pubblica istruzione: Mariangela Bastico.



 
Cronologia
lunedì 22 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Alla Camera si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia (1-00002), presentata dai deputati Franceschini (Ulivo), Migliore (RC-SE), Donadi (IDV), Villetti (RosanelPugno), Sgobio (Com.it), Bonelli (Verdi), Fabris (Pop-Udeur), è approvata con 344 voti favorevoli e 268 contrari.

lunedì 5 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A Nassirya, in Iraq, un soldato italiano, impegnato nella missione militare “Antica Babilonia”, perde la vita in un attentato e altri quattro restano feriti.