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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00693 presentata da TURCO MAURIZIO (LA ROSA NEL PUGNO) in data 25/07/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00693 presentata da MAURIZIO TURCO martedì 25 luglio 2006 nella seduta n.031 TURCO, BELTRANDI, D'ELIA, MELLANO e PORETTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il 16 marzo 1962 la «Suprema Sacra Congregazione del Sant'Ufficio» della Santa Sede (oggi «Congregazione per la dottrina della Fede», in origine «Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione») diramava «a tutti i Patriarchi, gli Arcivescovi, i Vescovi e Ordinari di altre sedi, anche di 'Rito Orientale'», l'Istruzione «Crimen sollicitationis», destinato ad essere «diligentemente conservato nell'archivio segreto della curia», con la quale si impone il silenzio perpetuo, pena la sospensione «a divinis», a tutte le persone coinvolte in processi in materia di crimini sessuali commessi da membri del clero; detto documento non è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Santa Sede in conformità con il canone 8 § 1 del Titolo I del «Codice di diritto canonico» («Le leggi ecclesiastiche universali sono promulgate con l'edizione nella Gazzetta ufficiale degli Acta Apostolicae Sedis, a meno che in casi particolari non sia stato stabilito un modo diverso di promulgare ...»); da tale documento emerge che la Santa Sede ha prescritto, adottato e fatto adottare, proposto ed imposto alle suddette autorità ecclesiastiche comportamenti volti a sottrarre ad ogni pubblica conoscenza e alla giustizia gli abusi sessuali compiuti da membri del clero; il 18 maggio 2001 la «Congregazione per la dottrina della Fede» della Santa Sede diramava l'epistola «De Delictis Gravioribus», con la quale si «attualizza» l'istruzione «Crimen sollicitationis» del 1962; in detto documento, scrivendo dei delitti contro la morale, si cita quello «commesso da un membro del clero contro il sesto comandamento del decalogo con un minore di diciotto anni d'età» che viene riservato «al Tribunale apostolico della Congregazione per la dottrina della fede» e quindi soggetto «al segreto pontificio»; il cardinale Tarcisio Bertone, all'epoca dei fatti Segretario della «Congregazione per la dottrina della Fede in una intervista rilasciata nel febbraio 2002 al mensile «30 giorni», diretto dal Sen. Giulio Andreotti, ebbe a dire che «Le Norme di cui stiamo parlando si trovano all'interno di un ordinamento giuridico proprio, che ha un'autonomia garantita, e non solo nei Paesi concordatari. Non escludo che in particolari casi ci possa essere una forma di collaborazione, qualche scambio di informazioni, tra autorità ecclesiastiche e magistratura. Ma, a mio parere, non ha fondamento la pretesa che un vescovo, ad esempio, sia obbligato a rivolgersi alla magistratura civile per denunciare il sacerdote che gli ha confidato di aver commesso il delitto di pedofilia. Naturalmente la società civile ha l'obbligo di difendere i propri cittadini. Ma deve rispettare anche il «segreto professionale» dei sacerdoti, come si rispetta il segreto professionale di ogni categoria, rispetto che non può essere ridotto al sigillo confessionale, che è inviolabile» -: quali iniziative conoscitive nonché diplomatiche intende prendere in relazione al fatto che le istruzioni contenute in questi documenti sono in contrasto con le politiche e le leggi della Repubblica Italiana, nonché con le norme ed i trattati dell'Unione europea e delle Nazioni unite in materia di diritti dell'uomo e libertà fondamentali e di lotta agli abusi sessuali, in particolare contro i bambini e le donne; se intende invitare la Santa Sede a rimuovere quelle prescrizioni che sono chiaramente ed esplicitamente volte a sottrarre all'amministrazione della giustizia i presunti responsabili di gravi delitti; se intende compiere un'indagine per verificare se i rapporti giuridici che regolano le relazioni tra la Repubblica italiana e la Santa sede e che concedono privilegi al clero, non siano in contrasto con le leggi della Repubblica, nonché con le norme e i trattati dell'Unione europea e delle Nazioni unite. (4-00693)

 
Cronologia
mercoledì 19 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La Commissione europea apre una procedura di infrazione contro l'Italia per contestazioni avanzate sulla legge 3 maggio 2004, n. 112 (“legge Gasparri”), in quanto lesiva della concorrenza.

martedì 25 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 160 voti favorevoli e 53 contrari, l'emendamento 1.100, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. S.741 di conversione del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

mercoledì 26 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In un vertice a Roma sul conflitto tra Israele e Libano si giunge alla richiesta di invio in tempi rapidi di una forza internazionale di pace e all'apertura di un corridoio umanitario che consenta di aiutare le popolazioni civili. Il Ministro degli esteri D'Alema annuncia la disponibilità dell'Italia a far parte della forza internazionale.