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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00094 presentata da LA RUSSA IGNAZIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 31/07/2006

Atto Camera Interpellanza 2-00094 presentata da IGNAZIO LA RUSSA lunedì 31 luglio 2006 nella seduta n.034 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che: in data 29 novembre 2005, l'onorevole Silvano Moffa, nella sua qualità di Sindaco di Colleferro, rivolgeva istanza al Ministro della giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura per denunziare i metodi persecutori posti in essere dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, dottor Giovanni Travaglini, nei confronti degli amministratori e dei funzionari del Comune di Colleferro, concernenti in metodi di indagine, delegate al Corpo Forestale dello Stato, tali da ripercuotersi negativamente sull'attività amministrativa, stante gli accessi pressoché quotidiani agli uffici comunali e le modalità ingiustificate con le quali veniva trattato il personale dell'amministrazione in occasione di detti accessi, null'affatto comprensibili a fronte della disponibilità che il personale stesso ha sempre prestato costantemente al riguardo; per quanto risulta agli interpellanti si è in sostanza verificato, proprio in ragione di questi metodi secondo gli interpellanti, persecutori e ingiustificati, un vero e proprio blocco dell'attività amministrativa con l'effetto, ancor più grave, di gettare discredito ingiustificato su tutte le iniziative dell'amministrazione, «terrorizzando» - è proprio il caso di dirlo - gli imprenditori locali e quelli che sono giunti dal nord Italia ad investire sul territorio grazie ai programmi di rilancio e sviluppo portati avanti dall'amministrazione, nuovamente premiata alle recenti elezioni amministrative che hanno confermato, per la quinta volta consecutiva, la fiducia degli elettori; della ingiustificata e incomprensibile vessatorietà di tali metodi è ennesima riprova la circostanza, gravissima, che, da ultimo, in singolare coincidenza con le elezioni politiche che hanno visto l'onorevole Silvano Moffa prima candidato e poi eletto tra le fila di Alleanza Nazionale, con in più la responsabilità della stesura del programma politico elettorale, il su menzionato sostituto procuratore della Repubblica di Velletri, indagando su fatti remoti e in relazione a procedimento avviato da tempo, abbia richiesto nei confronti dell'onorevole Silvano Moffa e di altri indagati l'estrema misura cautelare ovvero la detenzione in carcere, giungendo a ravvisare gli estremi del reato di corruzione (che, com'è noto, consente l'applicazione di detta misura cautelare) sulla scorta di elementi che già documentalmente portavano ad escludere qualsiasi configurabilità di attività corruttive; in definitiva l'oggetto della vicenda processuale era ed è tutt'ora da collocarsi nell'ambito della mera valutazione di legittimità o meno di atti amministrativi ai fini della ravvisibilità o meno di eventuale reato di abuso di ufficio - che pure è da ritenersi insussistente - la qual cosa non avrebbe consentito né l'applicazione né ovviamente la richiesta di misure cautelari; l'eclatanza della richiesta del dottor Travaglini, ampiamente riportata sulla stampa locale e nazionale, ha avuto seguito da parte del GIP presso il Tribunale di Velletri, dottor Morgigni, con l'applicazione della misura afflittiva ma, secondo gli interpellanti, egualmente ingiustificata del divieto di dimora a Colleferro, e ciò proprio nel pieno della campagna elettorale andando così a impedire all'onorevole Silvano Moffa la esplicazione dell'attività politica costituzionalmente garantita nel collegio elettorale di appartenenza; di tale vicenda è stato investito il Tribunale della Libertà di Roma che ha radicalmente annullato la misura disposta dal GIP di Velletri e, ancor di più, sancito che nella fattispecie non sussistono neppure gli indizi minimali per poter ravvisare una ipotesi delittuosa quale la corruzione tale da giustificare la richiesta di applicazione di alcuna misura cautelare; più specificatamente il Tribunale ha concluso che nella fattispecie non solo non vi è alcun indizio in relazione al pagamento di somme corruttive, ma che tale circostanza non è neanche logicamente ipotizzabile; la conclusione positiva innanzi al Tribunale del riesame di tale assurda vicenda non può che evidenziare, secondo gli interpellanti, che il dottor Travaglini abbia commesso un clamoroso errore, dimostrando un incomprensibile ed ingiustificato spirito persecutorio nei confronti personali dell'onorevole Silvano Moffa e nei confronti dell'attività amministrativa di Colleferro, con enorme dispendio di energie, persone, mezzi e fondi pubblici ormai da anni, senza ottenere mai alcun provvedimento giurisdizionale che avallasse tali teoremi accusatori; al contrario si rammenta al Ministro della Giustizia che finora tutti i provvedimenti giurisdizionali che hanno vagliato l'operato dell'amministrazione comunale, negli anni in cui l'onorevole Moffa ha ricoperto l'incarico di Sindaco - sia in sede penale che in sede civile e amministrativa - si sono conclusi sempre positivamente, accertando l'assoluta legittimità dei provvedimenti e degli atti dell'amministrazione: il GIP del Tribunale di Velletri, proprio agli inizi del novembre scorso, ha ordinato l'archiviazione del procedimento aperto nei confronti di numerosi amministratori comunali in relazione al Piano Integrato di Intervento elaborato dal Comune di Colleferro, dopo che il Tar Lazio si era pronunciato positivamente al riguardo; il GUP del Tribunale di Velletri, a fine ottobre, ha assolto altrettanto numerosi amministratori comunali dall'accusa di abuso di ufficio in relazione a varie delibere di programmazione urbanistica per la localizzazione delle sedi della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della Polizia, dei Vigili del Fuoco e dell'INPS, dopo che la Procura aveva dispiegato risorse pubbliche evidentemente ingenti per varie consulenze di ufficio; tutti gli altri procedimenti penali, nei quali atti e provvedimenti dell'amministrazione sono stati tacciati di abuso d'ufficio, si sono risolti positivamente e con le formule più ampie in sede penale (concessioni edilizie, apertura di strade, diniego di autorizzazioni di passo carrabile etc.); i Giudici amministrativi hanno costantemente riconosciuto la legittimità dell'operato dell'amministrazione in materia ambientale, sia in relazione alle ordinanze assunte a tutela della salute e dell'ambiente per l'emergenza ambientale del fiume Sacco, sia in relazione alla gestione pubblica della discarica comunale, sia in relazione alla localizzazione di importanti opere pubbliche quali lo SLOI (Sistema logistico di offerta integrata), sia in relazione ad appalti pubblici che in relazione all'affidamento di pubbliche concessioni; anche i giudici civili hanno finora riconosciuto la bontà dell'operato dell'amministrazione, respingendo sempre le pretese formulate in quella sede contro il Comune -: pur rinnovandosi da parte degli interpellanti la fiducia nella giustizia e nella capacità della magistratura di riportare nell'ambito della verità le prospettazioni accusatorie, secondo gli interpellanti, ingiustificate e vessatorie da parte di una Procura, quale quella di Velletri, evidentemente alla costante ricerca della eclatanza e della visibilità mediatica, si chiede se e quali iniziative ispettive si intendano assumere nei confronti di detta Procura, a fronte dei più volte denunciati metodi di indagine assolutamente vessatori e persecutori, indagini che tutt'oggi, nonostante il provvedimento del Tribunale della Libertà, continuano e sono riprese con pervicacia ancora maggiore alla ricerca, evidentemente, di elementi che possano giustificare una ipotesi che è già stata esclusa dall'organo competete; secondo l'opinione degli interpellanti, in sostanza, si piegano i fatti alle ipotesi criminose che l'Ufficio del Pubblico Ministero ritiene di ipotizzare; non si comprende, infine, come mai il Consiglio Superiore della Magistratura abbia finora omesso di dare riscontro a quanto esposto nel novembre dello scorso anno. Secondo gli interpellanti la Magistratura può e deve trovare nella propria autonomia ed indipendenza gli strumenti per evitare gli eccessi fin qui denunciati e, soprattutto, fare chiarezza sulle motivazioni che spingono alcuni suoi appartenenti ad esercitare l'iniziativa penale in modo così incomprensibile per l'intera collettività, chepure quando è stata chiamata ad esprimersi alle recenti elezioni, ha eletto l'onorevole Silvano Moffa alla Camera dei Deputati ed ha riconfermato per la quinta volta consecutiva la maggioranza di centrodestra alla guida del Comune di Colleferro. (2-00094) «La Russa, Airaghi, Alemanno, Amoruso, Angeli, Armani, Ascierto, Bellotti, Benedetti Valentini, Bocchino, Bongiorno, Bono, Briguglio, Buonfiglio, Buontempo, Castellani, Castiello, Catanoso, Ciccioli, Cirielli, Consolo, Giorgio Conte, Contento, Giulio Conti, Cosenza, De Corato, Filipponio Tatarella, Gianfranco Fini, Foti, Frassinetti, Gamba, Gasparri, Germontani, Alberto Giorgetti, Holzmann, Lamorte, Landolfi, Leo, Lisi, Lo Presti, Mancuso, Martinelli, Mazzocchi, Meloni, Menia, Migliori, Minasso, Murgia, Angela Napoli, Nespoli, Patarino, Pedrizzi, Antonio Pepe, Perina, Pezzella, Porcu, Proietti Cosimi, Raisi, Rampelli, Ronchi, Rositani, Saglia, Salerno, Garnero Santanchè, Scalia, Siliquini, Taglialatela, Tremaglia, Ulivi, Urso, Zacchera».

 
Cronologia
giovedì 27 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli, l'articolo 2 e del disegno di legge S. n. 845 recante disposizioni per la partecipazione italiana alle missioni internazionali, sulla quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Nella seduta del 28 luglio il Senato approva il disegno di legge nel suo complesso sul quale il Governo ha posto la fiducia, con 161 voti favorevoli.

mercoledì 2 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli esteri D'Alema riferisce alla Camera sulla crisi mediorientale.