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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00351 presentata da CONTENTO MANLIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 30/10/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00351 presentata da MANLIO CONTENTO lunedì 30 ottobre 2006 nella seduta n.062 CONTENTO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: notizie di stampa hanno dato ampio risalto alle indagini conseguenti ad alcuni accessi illegittimi all'anagrafe tributaria che avrebbero riguardato, tra gli altri, l'attuale Presidente del Consiglio; tale inchiesta, stando sempre ad alcune notizie giornalistiche, avrebbe preso spunto da una denuncia proveniente dal ministero dell'economia e delle finanze; la vicenda sta destando ampio clamore al punto da essere già stata interpretata come un «complotto spionistico» ai danni, principalmente, della famiglia del premier ; risulterebbero intervenute oltre 250 perquisizioni, molte delle quali ai danni anche di dipendenti pubblici, il che sembrerebbe, a parere di chi scrive, confermare l'esistenza di una prassi diffusa alimentata da un'altrettanto diffusa curiosità fiscale; già il Governo ebbe ad intervenire, sempre sulla base di notizie dei mezzi di comunicazione, con un decreto-legge in materia di intercettazioni illegali sulla base di un presupposto smentito dalla magistratura inquirente al Ministro della giustizia, secondo quanto recentemente riferito dal medesimo alla Camera, rispondendo ad un'interrogazione, e confermato in sede di audizione nella competente Commissione dello stesso ramo del Parlamento; in tal caso, infatti, venne esclusa l'esistenza, nel corso della relativa indagine, di documenti provenienti da abusiva o non autorizzata intercettazione; la diffusione di notizie che destano allarme sociale meriterebbe un tempestivo accertamento della realtà dei fatti allo scopo di evitare che la distorsione delle circostanza induca ad opinioni o iniziative condizionate nel loro formarsi; a tale proposito, all'interrogante appare abbastanza singolare che un'attività di raccolta di informazioni tributarie ai danni del premier possa risultare connotata in termini specifici, quali quelli dell'indagine spionistica, quando, ancora sulla scorta delle indiscrezioni di stampa, tale anomalia risulterebbe tanto diffusa da coinvolgere oltre un centinaio di indagati dispiegandosi in diverse realtà territoriali e in distinti uffici della pubblica amministrazione; risulterebbe evidente, ad esempio, come in presenza di più accessi nei confronti della stessa persona da parte di codici di accesso appartenenti a dipendenti diversi o, addirittura, operati da uffici territoriali distinti e distanti, le teorie di un complotto risulterebbero, sempre a parere di chi scrive, difficilmente sostenibili; del pari, ad analoga conclusione si potrebbe arrivare sulla base del grado di notorietà delle numerose persone che parrebbero coinvolte, loro malgrado, nell'attività di informazione; senza dire, poi, della paradossale situazione in cui, a parere dell'interrogante, ci troveremmo posto che, essendo gli accessi al sistema consentiti solo attraverso un codice identificativo, ancora più incredibile risulterebbe, stando a quanto consta a chi scrive, l'assoluta carenza di provvedimenti cautelari volti ad inibire, ai possibili responsabili, attività di ufficio, connesse con la possibilità di accedere al sistema stesso nel corso degli accertamenti; semmai le preoccupazioni dell'interrogante sono rivolte alle recenti modifiche normative che permettono agli uffici competenti, pur nel presupposto di specifiche autorizzazioni, di accedere ai conti correnti dei contribuenti o ad altre, informazioni di analoga natura; altrettanta perplessità desta in chi scrive il contenuto delle notizie raccolte che, data la natura dell'anagrafe tributaria, sono sostanzialmente il frutto di atti o documenti soggetti a specifici regimi di pubblicità e desumibili anche da altre fonti; resta il fatto, però, che ancora una volta, notizie relative ad indagini in corso sono divenute di pubblico dominio ingenerando il timore, stando alle notizie richiamate, dell'esistenza di un complotto «a sfondo politico» mosso da chissà quali burattinai; proprio perché l'intera vicenda è collegata ad un'attività di indagine condotta dalla magistratura ed i cui primi contorni, a giudizio dell'interrogante, paiono sproporzionati (oltre 250 perquisizioni, secondo un quotidiano nazionale e ben più di 120 persone coinvolte) rispetto ad una lettura conciliabile con chi vorrebbe accreditare l'esistenza di un complotto secondo quanto sostenuto da ambienti politici vicini alla maggioranza che sostiene il Governo; pare opportuno fugare ogni dubbio circa la possibilità che condizionamenti di sorta abbiano potuto interferire con l'attività di indagine della magistratura o che quest'ultima possa correre il rischio di essere strumentalizzata per fini politici anche alla luce di alcune autorevoli prese di posizione di responsabili di uffici giudiziari, i quali avrebbero manifestato pubblicamente, almeno a quanto risulta all'interrogante, un personale auspicio a dare la precedenza ad indagini non rientranti in fatti coperti dal recente provvedimento di indulto; potrebbe rivelarsi utile disporre un'attività ispettiva o altra idonea iniziativa circa l'iniziativa giudiziaria in questione e la condotta degli uffici coinvolti -: se e quali iniziative di verifica intenda assumere per escludere ogni condizionamento, anche di carattere politico, circa le indagini avviate dal competente ufficio della procura. (5-00351)

 
Cronologia
giovedì 26 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 327 voti favorevoli e 227 contrari, l'emendamento 2.500 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 2 e soppressivo degli articoli da 3 a 47-bis del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (A.C. 1750), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

sabato 18 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 331 voti favorevoli e 231 contrari, l'emendamento 16.500 del Governo, sostitutivo dell'articolo 16 del testo e soppressivo dei successivi articoli del d.d.l. C. 1746- bis, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)", sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.