Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00249 presentata da IOVENE NUCCIO (SINISTRA DEMOCRATICA PER IL SOCIALISMO EUROPEO) in data 23/10/2007
Atto Senato Interpellanza 2-00249 presentata da NUCCIO IOVENE martedì 23 ottobre 2007 nella seduta n.235 IOVENE, PALERMO, DI SIENA, GIANNINI, VILLONE, BOCCIA Maria Luisa - Al Ministro della giustizia - Premesso che: si è appreso da notizie di stampa che il Procuratore generale facente funzioni presso la Corte d'appello di Catanzaro, dottor Dolcino Favi, ha avocato l'indagine "Why not" condotta dal Pubblico ministero titolare, dottor Luigi De Magistris; sempre secondo tali notizie, il motivo dell'avocazione risiederebbe nell'incompatibilità derivante dal fatto che il Ministro della giustizia ha chiesto al Consiglio superiore della magistratura il trasferimento d'ufficio del dottor Luigi De Magistris e che il Ministro medesimo risulterebbe iscritto nel registro degli indagati nel procedimento avocato; il Consiglio superiore della magistratura ha rinviato la decisione di merito sulla richiesta del Ministro al 17 dicembre 2007; al di là delle intenzioni dei promotori e della legittimità degli atti predetti, vi è il serio rischio di ingenerare nell'opinione pubblica il convincimento o il dubbio che l'iniziativa del Ministro potesse avere l'obiettivo di sottrarre al dottor Luigi De Magistris un'indagine che lo concerneva, e che vede interessati altri esponenti politici compreso il Presidente del Consiglio dei ministri; presso il Consiglio superiore della magistratura pendeva, e tutt'ora pende, un procedimento disciplinare nei confronti del dottor Luigi De Magistris, e in quella sede sarà valutata la correttezza o meno sotto il profilo disciplinare della sua attività, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno revocare la richiesta di trasferimento d'ufficio del dottor Luigi De Magistris, onde consentire che il magistrato possa portare a compimento la sua indagine ed eliminare in tal modo tutti i dubbi che stanno turbando l'opinione pubblica del nostro Paese e minando in tal modo la fiducia nella giustizia. (2-00249)