Il progetto di ampliamento del palazzo subì diverse modifiche, alcune dovute alle usuali revisioni in corso d'opera altre, più consistenti, dovute a problemi finanziari. Tra le più significative vi fu il cambiamento del rivestimento esterno, inizialmente concepito totalmente in travertino di Subiaco e poi, in seguito alla necessità di contenere le spese, ridotto notevolmente attraverso l'uso alternato con il mattone a faccia vista.
Il 20 novembre 1918 l'aula fu inaugurata ufficialmente. Da quella data passarono altri dieci anni per giungere ad una conclusione dei lavori, poiché mentre per la stessa aula si procedeva ormai solo a piccoli aggiustamenti e migliorie che non interferivano con l'attività parlamentare, nel resto del fabbricato avevano corso interventi rilevanti di decorazione e finitura: ornamenti esterni in pietra da taglio, nonché fornitura e posa in opera di opere fisse in legno, lambris, rivestimenti, divisori e altri elementi di arredo, consegna e montaggio di opere in ferro, lampadari, elementi di decorazione e così via.
La sistemazione definitiva del cortile d'onore, ricadendo quasi completamente nell'area dell'ex aula Comotto, coincise, in particolare, con la fase terminale del cantiere. Uno degli ultimi disegni è datato proprio al 1928 ed è stato prodotto precisamente per rappresentare il posizionamento della fontana del Bernini nel cortile menzionato.