Eletto per la seconda volta alla Presidenza della Camera il 18 febbraio 1880, con 213 voti su 280 votanti, Farini ringrazia, nel discorso tenuto l'indomani, i colleghi per la fiducia dimostrata, assicurando loro che egli assisterà alle discussioni «come a patriottica gara di cittadini elettissimi in servizio della patria». Una sola preghiera egli rivolge ai deputati: che garantiscano totale dedizione ad un compito «nel quale la negligenza è colpa». La legislatura è giunta a metà percorso, ma se si trascurerà di risolvere i problemi rimasti aperti, il «bene procacciato» scomparirà «davanti al maggior bene promesso ed alla grande aspettazione».