Non il palazzo realizzato dal Fontana, bensì un'incisione di Alessandro Specchi (cfr. tav. XVII) serve da modello all'autore, che da questa infatti ricopia fedelmente non solo gli elementi costruttivi dell'edificio, ma anche certi inserti ornamentali di fantasia, quali le statue che impreziosiscono la facciata e che mai, in verità, vi furono collocate. È anche evidente che la disposizione dei personaggi nella piazza si ispira a quella inventata dallo Specchi, con una ripresa addirittura puntuale di particolari, come la ricca carrozza proveniente da piazza Colonna e l'ossequio rivolto al galoppante cavaliere, sul lato opposto della veduta.