Alla fine del 1856 il Presidente Bon-Compagni lascia la Presidenza della Camera per assumere le funzioni di ministro plenipotenziario presso la Corte di Toscana. Il 7 gennaio 1857 è eletto Presidente al primo scrutinio Carlo Cadorna, con 70 voti su 119 votanti. L'elezione di Cadorna, già Vicepresidente della Camera, vede una nuova affermazione della maggioranza di centro guidata da Cavour in un contesto politico segnato da un rafforzamento della destra cattolica. Nel breve discorso di insediamento, Cadorna adotta un tono strettamente istituzionale, esprimendo una sentita fiducia verso la Camera e gli ordinamenti costituzionali del Regno di Sardegna. Non manca però di evocare la recente partecipazione dell'esercito piemontese alla guerra di Crimea e la speranza di migliori destini per l'Italia.